Arezzo è un’importante piazza dello spaccio e da ormai diversi anni i trafficanti hanno affidato il compito di rifornire i drogati locali alla manovalanza a basso costo africana.
I violenti clan albanesi di un tempo sono solo un ricordo.
Ma occorre cominciare a concentrarsi sul numero di drogati aretini, che dopo quelli fiorentini se la giocano con i livornesi per quantità di consumi.
Hashish, Marijuana, pasticche varie, cocaina ed eroina scorrono a fiumi in città; siringhe si rinvengono quasi ovunque nei parchi cittadini e per le strade meno frequentate di notte.
Qualcuno sostiene che lo spaccio si debelli legalizzando le droghe leggere, ma l’impressione è che bisognerebbe consumare meno quelle pesanti e non dare per scontato che in discoteca ci si debba impasticcare di brutto…
Serve un’informazione scolastica puntuale sugli effetti delle droghe e un futuro per i giovani, che spesso bevono e si drogano per dimenticare una vita senza sbocchi.
C’è poco da fare, invece, per i manager che si tirano su (in ogni senso) per reggere lo stress da lavoro o noia.
Per loro la droga è un vizio ormai secolare…