In primo luogo al raduno della Lega a Pontida ci vanno solo i leghisti e forse qualche invitato a loro molto vicino; in secondo luogo non ci si può presentare lì con la maglietta verde e gli occhiali a specchio, anch’essi verdi, senza pensare di essere scambiati per leghisti.
Se poi si fanno selfie abbracciati alla Nisini, senatrice miracolata (con spiccioli di preferenze si è beccata un seggio grazie all’exploit della Lega), allora vari indizi fanno una prova e stuzzicano l’appetito dei mezzi di comunicazione.
Non può stupirsi, il buon Gamurrini, vicesindaco di Arezzo e motore di Ora Ghinelli senza tessera di partito in tasca, se gli viene attribuita la nuova patente di leghista.
Se non avesse voluto che ciò accadesse avrebbe dovuto fare come me, Pietro Aretino, e salvarsi con una mano avanti e l’altra dietro.
Il gossip sul presunto feeling non solo politico tra vice sindaco e senatrice è nato solo dalle foto che ritraggono i due in atteggiamento molto intimo.
In questo caso vale il detto “male non fare, paura non avere” e gli insulti (professionalmente sono tali) rivolti a giornalisti vari sanno di voglia di normalizzarli, anche se ho la sensazione che il loro timore sia vicino allo zero…
Vorrebbero ci si vergognasse di dire quello che loro non si vergognano di fare…