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Grassi sempre più grassi

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 In Italia nel 2023 l’eccesso di peso, ha interessato il 46,4% della popolazione di maggiore età, con una crescita nell’ultimo ventennio dell’7,1% delle persone in sovrappeso e del 36,4% di quelle affette da obesità.
Siamo obesi e lo saremo ancor più nei prossimi anni.
Domina l’ignoranza alimentare.
Non c’è conoscenza degli effetti del cibo sul corpo umano.
Domina la qualità obesogena degli alimenti, cioè prodotti alimentari che generano obesità.
Ignoranza delle persone e bassa qualità del cibo prodotto dalla agricoltura intensiva e dall’industria alimentare sono i due binari principali dove corre l’affollato treno della obesità.
Esistono oltre 50 molecole diverse di acidi grassi che ogni giorno possono entrare dentro di noi con gli alimenti. Il gossip dietetico basato sul calcolo delle Calorie giornaliere afferma che 1 grammo di acidi grassi fornisce 9 Calorie.
Ed e’ un grave errore scientifico perché gli acidi grassi sono uno diverso dall’altro.
Quindi e’ la qualità molecolare degli acidi grassi a dover essere presa in considerazione, abbandonando il parametro Calorie.

Mangiamo alimenti troppo ricchi di acido palmitico, acido miristico, acido laurico, acidi grassi omega 6, acido arachidonico perché noi mangiamo ciò che hanno mangiato gli animali di allevamento intensivo e stabulato in stalle.
Queste molecole lipidiche dopo ogni pasto entrano nel sangue, possono arrivare in tutti gli organi corporei, compreso il cervello.
In particolare l’acido palmitico può invadere il cervello alterando le membrane cellulari dei neuroni causando decadimento cognitivo cerebrale con il psssare degli anni.

Dopo ogni pasto l’ipotalamo, centro nervoso con funzioni di regia metabolica ed ormonale, subisce una invasione di questi acidi grassi.
E sono guai perché scatta l’infiammazione ipotalamica che causa obesità e sovrappeso.
Le persone possono anche ignorare la esistenza del loro ipotalamo, ma vedono gli effetti che l’ipotalamo produce sul loro corpo.
Questi acidi grassi sono contenuti in prevalenza negli alimenti di origine animale: carne rossa, formaggi, salumi, affettati, dolci con panna e crema.

Esiste in noi un asse di comunicazione tra ipotalamo e tessuto adiposo.
Quando è presente infiammazione ipotalamica causata da questi acidi grassi questa comunicazione viene interrotta con la conseguenza che il cervello della persona non ha più la conoscenza della quantità di grasso accumulato nel proprio corpo, non ha più il governo del dispendio energetico del proprio corpo.
Ha sempre fame.

La persona è persa perché accumula grasso sempre di più, non riesce a dimagrire.

Per recuperare il governo metabolico ed ormonale del proprio corpo occorre ridurre gli alimenti di origine animale, limitare anche gli alimenti ottenuti con farina (pane, pasta, pizza…).
Sto finendo di scrivere il mio prossimo libro “il metodo molecolare”, che uscirà a settembre, dove questi argomenti saranno sviluppati.
Conoscere per cambiare.

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Dott. Pierluigi Rossi
Dott. Pierluigi Rossi
Laureato in Medicina Chirurgia è Specialista in Scienza della Alimentazione, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. E’ stato Primario presso la ASL di Arezzo, Servizio Sanitario della Toscana, per 22 anni, Direttore della U.O. Direzione Sanitaria della stessa ASL, dove ha creato e diretto Ambulatorio di Nutrizione Clinica. Docente dal 1995 al 2009 di Scienza della Alimentazione presso la Università degli Studi di Siena. Docente (a.c.) presso la Università degli Studi di Bologna. E’ autore di un considerevole numero di ricerche scientifiche pubblicate in riviste italiane ed internazionali. Autore di libri. Ha fondato la Scuola di Alimentazione Consapevole, dirige e insegna in Master e Corsi di Nutrizione Clinica a medici, biologi, farmacisti e personale sanitario in molte città italiane e all’estero. Ha elaborato il Metodo Molecolare (Dieta Molecolare) che supera il calcolo giornaliero delle Calorie, considerato un artefatto scientifico perché il corpo umano utilizza per il suo lavoro metabolico solo energia chimica (ATP) e non certo il calore.
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