6.8 C
Comune di Arezzo
lunedì, Febbraio 10, 2025
HomeAutori e LettoriDalla stazione in una spider rossa: il trionfo di Mario D'Agata nel...

Dalla stazione in una spider rossa: il trionfo di Mario D’Agata nel 1956
(Video)

Il gossip di Cesare Fracassi
Nel caldo luglio del 1956, Mario D'Agata, campione mondiale dei pesi Gallo, sfilò tra due ali di folla su una Studebaker rossa verso Piazza San Francesco.
Reduce dalla vittoria contro il francese Cohen, il pugile sordomuto aretino divenne un'icona del pugilato italiano, affrontando avversità e trionfi sul ring e nella vita

-

Erano i primo di Luglio del 1956, tra due ali di folla su una Studebaker rossa con interni in pelle bianca fino a piazza San Francesco e poi su verso il Comune, arrivò il nostro Mario D’Agata, campione mondiale dei pesi Gallo, aveva sconfitto all’Olimpico di Roma il francese Cohen per KO Tecnico alla 7 ripresa.

 

Poi ad Agosto era al bagno Buoniamici di Lido di Camaiore.
Il pugile aretino, sordomuto, che l’anno prima era stato colpito accidentalmente da un fucile da caccia al petto.

In quell’epoca poche erano le palestre, quella Petrarca, dove c’era il maestro Giuliattini, dopo qualche anno innaugurarono la Palestra di San Lorentino, del Coni, e lì Brandi, Bianchini e altri si allenavano al secondo piano, io frequentavo un corso di Ginnastica Artistica, diretto dal Pasquini, ma solo per pochi giorni, in quanto, dopo aver finito una lezione, andando di sopra mi volli mettere i guantoni e maschera, ma in tempo di 20 secondi ero già al tappeto con il naso sanguinante e meno male, che gli altri continuarono ad allenarsi.

Circa dieci anni dopo ci fu la battaglia al Rastrello di Siena e pur prendendo una ombrellata nel capo, vidi un mucchio di corpi stesi, dalla abilità pugilistica di chi aveva continuato l’attivita, e anche con notevoli successi.

Tornando a Mario, fu depredato, circa un anno dopo, a Parigi al palazzo dello Sport, fecero saltate la luce per non far perdere un pugile francese, Alphonse Halimi, che ne buscava di santa ragione e dopo 8 minuti dagli spogliatoi, torno’ come se lo avessero ricaricato, allora non c’era l’antidoping!!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Cesare Fracassi
Cesare Fracassi
Nato ad Arezzo nel 1946, in via Crispi 66, al suono della prima sirena del Fabbricone. Frequentò le elementari a Sant'Agnese, una scuola di vita e di battaglie. Dopo le medie, proseguì con il liceo classico e intraprese studi di medicina e giurisprudenza, completando tutti gli esami di quest'ultima. Calciatore dilettante, fondatore della squadra Tuscar Canaglia, sciatore agonistico e presidente della FISI provinciale. Esperienze lavorative: mangimista, bancario, consulente finanziario, orafo, advisor per carte di credito, ideatore della 3/F Card, registrata presso la SIAE (sezione Olaf n°1699 del 13/4/2000) con il titolo "Global System", agricoltore e, ora, pensionato.

Sostieni L'Ortica

Un gesto per coltivare l'informazione libera.
Sostenere l'Ortica significa dare valore al giornalismo indipendente.
Con una donazione puoi contribuire concretamente al nostro impegno nel fornire notizie senza condizionamenti.
Ogni piccolo sostegno conta: unisciti a noi nella nostra missione per un'informazione libera e imparziale.
Grazie per il tuo sostegno prezioso.
Dona con Paypal

Dello stesso autore

- Advertisment -