Con il passare degli anni possono entrare dentro di noi due stati d’animo: la paura e la pigrizia.
LA PAURA e LE EMOZIONI
La paura del tempo ridotto che possiamo ancora vivere, la paura della malattia e della fragilità.
Subentra un certo fatalismo e ci spengiamo prima del tempo.
Con la paura c’è il rischio di sentirsi più “vecchi” e di spegnere l’età emotiva: vero antidoto contro la paura.
L’età emotiva è la giovinezza mentale, unisce tutte le generazioni con le quali viviamo.
Va oltre l’età anagrafica.
Il creare emozioni, vivere emozioni sempre nuove permette di non sentirsi ormai alla deriva della vita.
Le emozioni sono un progetto di salute perché creano nuova neuro plasticità cerebrale (formazione di nuove sinapsi nel cervello che compensano la riduzione del numero dei neuroni celebrali).
Le emozioni sono la chiave per rinnovarsi ogni giorno.
Lo sappiamo e lo viviamo ogni giorno.
Dentro di noi ci sentiamo sempre giovani, ragazze e ragazzi.
Solo le emozioni e la ragione mandano via la paura di vivere.
Mandano via il contrasto tra la nostra emotività interiore e il nostro “involucro” esterno. Senza emozioni scatta la pigrizia.
Per la paura delle malattie c’è la ragione che ci guida nella conoscenza e nella medicina della consapevolezza .
Nei prossimi giorni scriverò indicazioni nutrizionali per non far invecchiare il cervello.
Ampia ricerca scientifica e’ dedicata a questo argomento.
LA PIGRIZIA prende il dominio di noi, e soffoca i sempre presenti impulsi di vita e di allegria.
Si diventa grigi e tristi.
Può succedere ad ogni età.
E la paura di non avere più il tempo per vivere infiltra giorno dopo giorno la nostra esistenza. La pigrizia annulla i muscoli, e perdere massa magra muscolare perché non facciamo attività motoria aerobica e di resistenza causa una postura senescente: spostamento del tronco in avanti, accentuazione della curvatura della colonna lombare, comparsa di una gobba colonna dorsale, perdita di muscoli glutei, difficoltà a camminare, dolore anche e ginocchio.
Si ha perdita in altezza.
La pigrizia porta a questo scenario del nostro corpo.
La pigrizia, il disinteresse alla vita riduce l’attività cerebrale.
Scrivere un diario con la mano, con la penna, vuol dire mettere ordine nei propri pensieri, fermare le proprie emozioni, tenere il diario della propria salute.
La paura e la pigrizia sono la notte prima del tempo