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La musica in Corso Italia vi ha rotto le palle? Ecco il colpevole

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Da un po’ di tempo (natalizio) in Corso Italia ad Arezzo si ascolta musica passeggiando. Se la cosa può essere gradevole per chi passa una volta e se ne va, lo è molto meno per chi ci passeggia ogni giorno o peggio ci lavora.
Tra questi ultimi, in particolare, si sono verificati sei casi di coma musicale.
I malcapitati sono stati trasportati al pronto soccorso del San Donato mentre cantavano “Tu Scendi dalle Stelle”…

L’Ortica, con i suoi potenti mezzi, ha scoperto chi è il colpevole di questa incresciosa situazione.
Si tratta di Franco Scortecci, noto amante della caccia e dei cavalli, nonché presidente dell’ente Giostra del Saracino e in ultimo proprietario e gestore di una tabaccheria in Corso Italia.
Lui stesso, dal suo sgabuzzino segreto sul retro della tabaccheria, si esibisce quotidianamente al mixer con nome d’arte “Il Palle”.

Ormai “il Palle”, che nel periodo natalizio indossa il cappello di Babbo Natale come i commessi di parecchie attività commerciali, non vuole più uscire dal suo bunker segreto, tanto che la moglie, unica autorizzata ad entrarvi, giornalmente gli cura la pelle degli indici, gravemente provati dal continuo strusciare sui CD…

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1 commento

  1. Ieri la papala da Babbo Natale – con le lucine rosse lampeggianti, come i cittini – se la sono messa anche i musici del Saracino impegnati in un giro cittadino per far sentire alla città anche la loro ‘musica’.

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Pietro Aretino
Pietro Aretino
« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco, che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo, scusandosi col dir: "Non lo conosco"! » (Ironica epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio[1]) È conosciuto principalmente per alcuni suoi scritti dal contenuto considerato quanto mai licenzioso (almeno per l'epoca), fra cui i conosciutissimi Sonetti lussuriosi. Scrisse anche i Dubbi amorosi e opere di contenuto religioso, tese a farlo apprezzare nell'ambiente cardinalizio che a lungo frequentò.

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