Mentre la presentazione di Oro Arezzo ai papaveri aretini non interessava nulla, sulle strade e nelle piazze per il popolo c’era la Gold Night, nome altisonante per la solita serata – sagra che tutti gli anni cambia nome ma resta uguale nella sostanza: si magna con qualche band locale o giovane dj sconosciuto in sottofondo.
I commercianti hanno tentato la carta della tessera per gli sconti, ma una giubbata d’acqua che manco Noè ai tempi dell’Arca ha rovinato tutto, trasformando la serata da oro a latta.
Colpo di scena poi al palazzo di Fraternita, dove ospiti poco vip e imbucati si sono ammassati per spazzolare il buffet, con lo svenimento di un compratore d’oro (pomposamente denominato buyer in inglese), prontamente soccorso da Minestrina, che da Assessore, Esploratore e Minatore è anche diventato Medico stile E.R.
Al popolino non è rimasto altro che fiondarsi dentro ristoranti e pizzerie, per fare quello che sanno fare meglio in città, con o senza Gold Night. abbuffarsi allo sfinimento.
In attesa di un altra notte di latta, magari col solito Scartoni onnipresente col karaoke, accontentiamoci delle luci dorate volute da Beppe Angiolini davanti alla Fraternita; bastano e avanzano.