Il Ministro Padoan, oramai un disco rotto, parla ancora di segnali incoraggianti per la nostra economia e rispolvera quotidianamente il vecchio quanto inconsistente refrain che si chiama ripresina.
Poi non trascura neppure l’altro termine, vagamente osceno, e cioè la manovrina.
La Corte dei Conti, nelle sue sofisticate relazioni che somigliano a veri e propri trattati di economia, fa la stessa cosa.
Meglio sarebbe, con il dovuto rispetto, indagare e punire gli sprechi nella Pubblica Amministrazione.
I giornali e la stampa riprendono le notizie, non ci fanno capire niente e spesso non ci capiscono niente neanche loro.
Però, tanto per non sbagliare, riferiscono quello che hanno capito, magari dando un colpo al cerchio e uno alla botte e per non scontentare nessuno.
I politici in mezzo a tutto questo caos, arraffano quello che conviene loro e, a seconda della loro posizione maggioranza o opposizione, difendono o accusano.
Per noi è difficile capirci qualcosa in tutto quello che dicono, perché ci sembra che parlino di cose di un altro mondo.
Una cosa tuttavia non è difficile capire a noi che viviamo sulla terra.
Vediamo con la solita preoccupazione, inascoltata, che la situazione economica reale peggiora ogni giorno, le tasse aumentano ogni giorno, i servizi si riducono ogni giorno, e la gente non ce la fa più a mantenersi e trovare uno schifo di lavoro.
E poi si incazza ogni giorno di più perché gli tocca anche vedere queste prese in giro, nel senso che nessuno dice come stanno le cose, poiché tutti sono impegnati, appunto, a ragionare, creare confusione, ma sopratutto DEPISTARE.