Tra sorrisi e pagaiate, il rafting anti-plastica ha portato al recupero di bottiglie di tutte le dimensioni, lattine, scatolette, tante palle di gomma e uno pneumatico da Jeep.
La prima giornata della Settimana della Bonifica 2024 si è conclusa con il solito triste bottino.
Anche dall’acqua.
L’immagine sorridente di alcuni partecipanti armati di pagaia e sacchi neri diventa il simbolo di questa giornata dedicata al rafting anti-plastica.
Si conclude ancora una volta con un triste bottino la caccia ai rifiuti dall’acqua che ha caratterizzato l’avvio della Settimana Nazionale della Bonifica e Irrigazione (18-26 maggio) in Alto Valdarno, appuntamento annuale promosso da ANBI a livello nazionale con il patrocinio dei Ministeri della Cultura, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per diffondere la cultura dell’acqua, e declinato sul territorio dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno con tante attività.
Il via da Arezzo.
A Ponte Buriano, ad Arezzo, alle porte della Riserva Naturale, in collaborazione con Arezzo In Tour e T-Rafting, dopo un breve addestramento i volontari si sono messi all’opera armati di buona volontà.
Tra sorrisi, informazioni curiose e pagaiate, per oltre due ore, hanno raccolto tutto ciò che galleggiava in acqua: bottiglie di tutte le dimensioni, scatolette, piatti, palle di gomma e un pneumatico da Jeep.
“Abbiamo dato una mano all’ambiente, cerchiamo di pulire quello che ormai è stato sporcato”, commenta Erika Bartoli, a conclusione dell’iniziativa.
“E’ un modo per sensibilizzare al rispetto della natura”. Samuel De Luca, guida rafting e guida ambientale escursionistica, commenta: “Abbiamo cercato di fare il possibile per recuperare i rifiuti che siamo riusciti a raggiungere.
Resta il rammarico di constatare la maleducazione imperante”.
Sentimento condiviso dalla collega Francesca Adamo, alla quale è toccato il compito (ingrato) di elencare tutto il materiale raccolto.
“Il nostro Consorzio ha scelto un’iniziativa simbolica per l’avvio della Settimana della Bonifica nel comprensorio, per sottolineare ancora una volta la necessità di promuovere una fruizione corretta dei fiumi.
Il nostro obiettivo è promuovere una solida cultura dell’acqua, per il benessere, la sicurezza idraulica, la qualità della risorsa.
E’ parte integrante della strategia di adattamento alla crisi climatica, insieme all’attività di manutenzione dei corsi d’acqua, alla realizzazione delle opere idrauliche necessarie, a una corretta gestione della risorsa e alla ricerca di soluzioni sempre più efficaci in termini di prevenzione”, spiega il Direttore Generale Francesco Lisi.
L’importante e coinvolgente operazione di pulizia, nata per promuovere la partecipazione attiva nella difesa dell’Arno e del suo habitat naturale, è stata la prima tappa di una lunga settimana ricca di iniziative.
Il 23 maggio è in programma “Ingegneri si diventa”, percorso didattico esperienziale con gli studenti della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Firenze che, accompagnati dai docenti, trascorreranno una giornata insieme ai tecnici dell’ente, per vedere da vicino un distretto irriguo e un’opera di difesa spondale.
Il 24 maggio è la giornata dedicata alla sicurezza per chi, sui fiumi, ci lavora.
Sulle sponde di un corso d’acqua sarà organizzata una giornata formativa particolare: attraverso attività singole e di gruppo molto coinvolgenti verranno istruiti gli operai consortili sulle regole da rispettare per svolgere le loro mansioni riducendo i fattori di rischio.
L’appuntamento è aperto anche alle imprese agricole iscritte all’Albo a cui il Consorzio affida la realizzazione degli interventi programmati nel Piano delle Attività di Bonifica.
Si termina il 26 maggio con la Presentazione dei due parchi fluviali gemelli, nati con le risorse europee e tenuti insieme dal forte legame del Contratto di Fiume Casentino H2O. Passeggiata alla scoperta dei mulini con i ragazzi delle scuole la mattina a Ortignano Raggiolo, merenda e relax a Chiusi della Verna nel pomeriggio con la collaborazione di tutte le associazioni che hanno aderito al Cdf.