EEHH E LA CAVIGLIA STORTA
Chi ha seguito la storia della giovane fanciulla, che seguendo un elefante vecchio, 50 mila anni fa, si era trasferita da Bolsena alle pendici di Lignano e del Castellare, nell’esercitarsi a cavalcare a pelo il cavallo salvato dalle sabbie mobili della Chiana, si era procurata una storta alla caviglia destra, cadendo dalla groppa del quadrupede.
Era successo il giovedì prima di Pasqua, giorno per il quale lei si dedicava precedentemente alla raccolda d’ova, di uccelli e altri pennuti stanziali. Continua a leggere
Nel suo anfratto di riparo presso il doccione a lato del posto, dove sarebbe stata poi la casa del 1500 dei Gamberucci, noti pastori caciai, la giovane dicevo aveva accatastato una barca di ova.
Non avendo indumenti ma solo pelli di coniglio selvatico congiunti da vinchi secchi, si procuro’ dal suo ripostiglio una di queste pelli e fece un decotto di prunastri, evernia e citronella nel quale immerse la pelle e successivamente, cosparse le chiare di 7 ova e attorciglio’ la pelle alla caviglia gonfia.
Dopo una nottata e il successivo giorno di riposo, il suo piede era sgonfiato e neanche più dolorante, e dopo aver ripetuto il procedimento per la nottata successiva, della tumefazione del trauma, non c’era più traccia e fu considerata dai posteri una antesignana dei Rosacroce!! ( ordine di personaggi poliedrici che riuscirono a dare soluzioni naturali per l’esistenza e la soppravvivenza e per il progresso del uomo!)
EEHH INCONTRA OHH
La fanciulla di 50 mila anni fa vissuta in quei poggi intorno alla nostra città, dopo 10 stagioni dall’ avvento di una cometa nel cielo stellato, incontro’ Ohh.
Ohh, giovane rampollo di una tribù, dedita alla transumanza di bisonti quadricornici, nei grandi prati del monte, che poi fu chiamato Pratomagno, dopo una battuta di caccia aveva seguito una traccia particolate, un odore strano che non aveva mai sentito, acre, ma allo stesso tempo accattivante; era Eehh, che avendo avuto le sue prime tracce di abbandono della pubertà, aveva zuppato e lavato il pube con succhi di erba cipollina mista a succo di decotto di foglie di alloro.Continua a leggere
Aveva attraversato, il giovane la paludosa zona del campo di aviazione aretino e aveva proseguito per la via Carraia fin sotto la Bagnaia, dove gli apparve sta bimba troglodita e cacciatrice a cavallo del suo destriero.
I due si videro e pensarono di aver ciascuno trovato una preda, non si capivano, manco a segni si guardarono impugnando lancia e arco, ma ben presto capirono di essere entrambi ominidi, solo una cosa li diffenziava, nello sgocciolare i loro liquidi ; una aveva un buco l’altro la cannella a bocca di leone, cosi sembrava, ma poi piu simile ad una grande ghianda.
Ben presto si affiatarono e cacciarono per giorni insieme, dormivano mello stesso giaciglio e per forza di cose si accoppiarono gemendo dal piacere e dal dolore.
Triste e improduttivo fu questo connubio, la poca esperiena gli fece sbagliare entrata e la la giovane imbestialita dal dolore cercando con una selce di limare l’attrezzo, ne recise, con un colpo maldestro, l’intera protuberanza fin dalla base tanto che in breve il giovane tra dolori atroci mori senza più liquido rosso del suo corpo!.
EEHH, LA RAGAZZA DELL’OLMO, DI 50 MILA ANNI FA’, E LO SPECCHIO
Durante le sue peripezie solitarie, a caccia o a cavalcare verso l’Arno in quel di Chiani, sì perché l’Arno si dirigeva in due direzioni, verso Firenze e verso Chiusi, Arno Tiberis, arrivata dove ora c’è il cavalcavia del raccordo per l’autostrada, si fermò nei pressi di una sorgente e nell’asfalto, dato che aveva piovuto, vi era in un buco come ce ne sono tanti anche ora ed in uno specchio d’acqua, guardandosi con i capelli in disordine, prese una selce e iniziò a tagliarseli e a bagnarseli, tanto che dopo al sole asciugati, divennero crespi e ricci, ma non era permanente e da allora ogni settimana andava dove erano le buche a rimirarsi e ad sbellirsi un poco, ma di Ohh non ne vide più!!.
EEHH, LA RAGAZZA DI 50 MILA ANNI FA’ E I GAMBERI
Era un giorno di una settimsna del mese e questo non si può dire, in quanto quel Gregorio ‘un n’ era manco passato nella mente del Creatore, insomma, era il giorno che andava a pescare lungo il fiume che lei chiamava Vingone su per la montagna che aveva spruzzato foco qualche milione di anni prima.Continua a leggere
Si era munita di un brocco di sanguinella sbucciato e passato leggermete alla fiamma, di una lunghezza pari al braccio stesso della giovane Eehh.
Eehh, inoltre aveva portato un sacco fatto con una vescica essiccata di una vacca maremmana, morta di vecchiaia. Chi ha visto pisciare le vacche sa che misura possono avere quelle sacche di quelle bestie, ma la cosa più strana sono gli escrementi, che assomigliano ingigantite a quelle paste con uvette o goccie di cioccolata, le girelle.
Munita dei suoi attrezzi si incammino’ verso la montagna, dopo essersi rinfrescata in una pozza di acqua tiepida aspettò il calare delle tenebre per avere un maggior bottino, infatti aveva portato una palla di pelle avvolta da filamenti di canapa sativa, imbevuta di olio da macerazione della stessa pianta, inoltre si era munita di una pietra magica organogenica ( focaia).
Piu verso monte accendendo sta palla di pelle infilata nel femore di quella vacca morta, illuninava le pozze infilando a fondo il brocco di sanguinella, e al momento che sentiva la pressione dovuta alle chele, che attagliavano il brocco, con destrezza tirava su la preda ancora attaccata e la scrollava dentro la vescica.
Per farla breve 45 esrmplari ne fece, ma non vi dico come li cucino’, pero’ lei nell’assaggiarli e degustarli rimaneva ingalluzzita e avrebbe voluto dietro di se il giovane Ohh, ormai da tempo deceduto.
EEHH INCONTRO’ GLI ALIENI 50 MILA ANNI FA
La ragazza dell’Olmo dopo che jumbo era morto, (l’elefante), e dopo la morte del giovane maschio Ohh, per un colpo maldestro della troglodita stessa, tramite una selce per tentare di limare il membro, in quanto il maschietto sbagliava sempre entrata, non conoscendo la via sana del sesso, un giorno a cavallo del suo destriero, si ritrovò sopra il colle di Santa Maria di fronte ad una grande scodella rovesciata di un materiale nero come il carbone.Continua a leggere
Si avvicinò curiosa scendendo da cavallo, quando improvvisamente, aprendosi come un ostrica, scese tramite un salto molleggiato, un essere con tre gambe lunghe e cinque braccia altrettanto lunghe, certamente non aveva scheletro tanto gli arti gli si potevano allungare e rimpicciolirsi tramite contrazioni sottocutanee.” ¥¿<>^§×¶” , disse l’alieno, “huhang balo binkurt”, rispose Eehh, non si capivano, allora l’alieno dalla testa minuta e tonda e con un occhio davanti e uno dietro, tolse da una rinsega del corpo ristretto una specie di smartphone, era il ttaduttore simultaneo universale comprato in supermercato cinese nel 23 mo pianeta della terza stella siamese, della galassia posta a destra della via Lattea.
L’affiatamento, tra i due, si instauro’ immediadamente, ma dopo qualche giorno, Eehh si accorse che l’alieno, non aveva palle e sesso usava sempre le propagini delle sue braccia a cingere il di lei corpo armonioso e si soffermava a tastare il retro, tanto amato da Ohh in precedenza.
Fu così che ricordandosi della brutta fine di Ohh, la giovane mandò affa.. o Sine, così si chiamava l’alieno, questi riprese il suo mezzo e se ne andò , certamente non tornerà più ;il suo corpo non aveva buchi si cibava tramite rinseghe cincolari del suo corpo e cosi parlava, cacava e pisciava, era veramente una schifezza, chissà come e dove lo avrà preso, quindi non tornerà, mai piu!!
EEHH LA RAGAZZA DELL’OLMO E I GUAI DOMESTICI, I PROBLEMI DI 50 MILA ANNI FA
Dopo l’incontro con l’alieno Sine, la giovane Eehh si era un pochino incivilita aveva piantato dei fiori davanti al suo rifugio, vicino al Doccione sotto il colle di Santa Fiora, ma non riusciva ad accendere il caminetto, la pietra focaia non funzionava tanto bene, sapeva che vi era un troglodita che si intendeva di apparecchiature verso quella collina che dopo avrebbero chiamato clivio d’Arezzo, cioè inclinato.Continua a leggere
Era il famoso Pisinos dei Pisines che dopo aver ripulito la pietra gliela ridette, bella pronta e funzionante, ma ritornata a casa trovò mezza capra sbranata dal suo lupo da guardia, che mai era stato abituato a rispettare gli altri animali, infatti per poco non s’avento’, anche contro di lei!!.
I problemi poi gli vennero in mente, pensando dove sarebbe potuta andare, nell’ estate seguente, in villeggiarura.
Le spiagge secondo la legge del mondo conosiuto erano da assegnare, e lei al bagno Timavo e con il bagnino Mario si trovava molto bene.
Certo prima di scegliere il posto delle vacanze doveva misurarsi il costume, in quanto durante l’inverno aveva notato un ingrossamento del petto, e anche le pelli di coniglio gli entravano tra natiche…!!
Bah!! …., le donne!! ‘On poteva andare nuda!!?
Continua ?…