Abbiamo miliardi di neuroni nel nostro cervello e non hanno riserve energetiche.
Non ci sono depositi di acidi grassi da attivare per ottenere energia biochimica (ATP: Adenosintrifosfato).
Il substrato energetico dei neuroni cerebrali è il glucosio.
Durante il quotidiano vivere noi attiviamo alcune aree cerebrali rispetto ad altre. Il cervello non lavora in modo omogeneo e contemporaneo in ogni sua parte anatomica.
In rapporto ad ogni azione che facciamo, ad ogni impegno lavorativo, relazionale quotidiano, si ha una attivazione di specifiche aree cerebrali.
Il cervello non è sempre uguale, ma adatta la sua fisiologia a ciò che facciamo, a ciò che pensiamo.
Per garantire questo dinamismo cerebrale si attiva un rapporto tra sistema vascolare e offerta metabolica di nutrienti.
Cioè se sto parlando, il centro nervoso del linguaggio richiede più sangue e più nutrienti per avere energia.
Se sto facendo una verifica su un bilancio economico la corteccia cerebrale dedicata a questa funzione richiederà più sangue e più energia, più glucosio, più amminoacidi.
Questi scenari cerebrali che si modificano in rapporto alla nostra vita quotidiana sono stati studiati attraverso indagini diagnostiche “brain imaging”.
Riflessione: impariamo a gestire il nostro cervello, fermarsi nella giornata nel fare sempre le stesse azioni, diversificare la nostra quotidianità.
Pochi minuti di meditazione, di distacco dalla corsa quotidiana attivano nuove aree cerebrali.
E’ salutare avere sempre il contatto con il nostro respiro.
Recuperare la dimensione biologica della spiritualità per gestire il cervello e il tempo. L’organizzazione mondiale della sanità sta rivedendo la definizione di salute: una condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale e non esclusivamente l’assenza di malattia o infermità.
Sta per introdurre in questa definizione “benessere spirituale”, che è la quarta dimensione. La salute spirituale nasce dalla nostra biologia.
Il cervello genera la salute spirituale.
Nuovi orizzonti scientifici.