Coldiretti Arezzo celebra 80 anni di impegno nel rilancio del protagonismo contadino, in occasione di un grande incontro che ha coinvolto oltre 500 agricoltori della provincia. L’evento, tenutosi nella Casa dell’Energia di Arezzo, ha visto la partecipazione del Direttore Raffaello Betti e dei Presidenti di Sezione della provincia, insieme a rappresentanti dei movimenti di Giovani Impresa, Donne Coldiretti e dell’Associazione Pensionati.

L’assemblea ha posto l’accento su valori fondamentali come trasparenza, reciprocità, dignità, riduzione della burocrazia e legalità, ribadendo l’importanza di un nuovo patto tra agricoltori e consumatori.
Si è discusso anche del ruolo cruciale che l’Europa svolge nel determinare il destino dell’agricoltura, con un appello ai parlamentari toscani affinché difendano gli interessi delle imprese agricole e della regione.
Uno dei principali temi trattati è stata la necessità di garantire trasparenza sull’origine degli alimenti, con l’avvio di una raccolta di firme per promuovere una legge europea che imponga l’indicazione chiara dell’origine su tutte le etichette alimentari.
Il Direttore Betti ha evidenziato l’urgenza di questa iniziativa, ricordando episodi come la protesta al Brennero, dove si sono verificate importazioni di cibi stranieri mascherati da prodotti italiani.

Un’altra emergenza affrontata riguarda la protezione del territorio dall’invasione della fauna selvatica, che provoca ingenti danni alle coltivazioni agricole.
Coldiretti ha evidenziato la necessità di interventi immediati per contrastare questa minaccia, proponendo modifiche alla legislazione vigente.
Inoltre, sono stati discussi vari dossier riguardanti le richieste contro le importazioni sleali, il falso made in Italy e la moratoria dei debiti a favore delle aziende agricole.
Coldiretti ha sottolineato il ruolo cruciale svolto a Bruxelles nel bloccare o rimandare decisioni dannose per il settore agricolo, e ha invitato i parlamentari toscani a scegliere la commissione agricoltura per difendere gli interessi della regione e del Paese.
In conclusione, Coldiretti Arezzo si impegna a continuare la sua lotta per tutelare il reddito delle imprese agricole, la salute dei cittadini e la salvaguardia del Made in Tuscany agroalimentare, affrontando le sfide future con determinazione e unità d’intenti.