Arezzo, piazza Guido Monaco diventa teatro di protesta: l’agricoltura in pericolo dopo l’ennesima pecora sbranata dai lupi.
L’allevatore di Ponticino esprime la sua disperazione in un gesto scioccante.
Ieri sera, una scena di protesta sconvolgente ha colpito il cuore di Arezzo, in Piazza Guido Monaco.
Un giovane allevatore di Ponticino ha manifestato la sua disperazione scaricando il cadavere di una pecora morta direttamente sulle strisce pedonali, attirando l’attenzione dei passanti e scatenando il caos nella viabilità cittadina.
L’allevatore, appartenente all’azienda agricola Matteo Contena di Ponticino, ha dichiarato di essere giunto a questo estremo gesto a seguito di un secondo attacco da parte dei lupi al suo allevamento.
“Questa è la seconda volta – ha raccontato con rabbia – nell’agosto scorso ben 17 animali sono stati uccisi da un attacco dei lupi.
Siamo esasperati, non ne possiamo più e per questo, d’impulso, ho preso la pecora e l’ho scaricata qui.”
L’azienda agricola aveva già subito un attacco simile lo scorso agosto, ricevendo un indennizzo per i danni subiti.
Tuttavia, questa volta, l’allevatore esasperato ha voluto portare la sua protesta direttamente in piazza, mettendo in mostra la cruda realtà delle perdite subite dagli allevatori a causa degli attacchi dei lupi.
La manifestazione ha generato un’ampia presenza di forze dell’ordine, con agenti della polizia municipale e carabinieri che hanno preso l’identità del giovane allevatore.
Il traffico cittadino è stato paralizzato, mentre curiosi si sono accalcati nella zona per comprendere la portata dell’accaduto.
La vicenda solleva nuovamente il dibattito sull’equilibrio tra la conservazione della fauna selvatica e la protezione degli interessi degli agricoltori.
Nel frattempo, l’allevatore indignato ha lanciato un forte segnale di protesta, mettendo in evidenza la necessità di affrontare in modo urgente il problema degli attacchi dei lupi agli allevamenti locali.
