La mina vagante è stata disinnescata.
Dopo la bella vittoria di Carrara che aveva fatto pensare ad una piena maturazione della squadra amaranto ecco che si sono mossi gli artificieri che, venuti da Pescara ed Olbia, hanno disinnescato l’ordigno.
Nella gara interna contro la squadra di Zeman il lavoro della squadra di artificieri è stato facilitato dalla mancanza di Gucci e di una alternativa al suo ruolo.
Tanto è vero che nel secondo tempo in quella posizione si può dire che sia alternato chiunque, tranne Trombini rimasto a difendere la porta aretina.
Il tutto senza apprezzabili risultati.
È comunque vero che i pescaresi sono parsi decisamente più squadra dell’Arezzo ed il fatto che abbiano velleità, ancora non sopite, di promozione la dice lunga sulla differenza con una squadra neo promossa.
Rimane però il solito punto interrogativo sulla fase difensiva.
Nei primi minuti l’Arezzo ha sbandato in più occasioni e gli ospiti hanno avuto occasione di passare in vantaggio ancora prima della concessione del rigore.
E se le statistiche hanno un senso (l’Arezzo ha subito 33 reti in 23 gare superato solo da Recanatese e Fermana) qualche cosa che non torna dal centrocampo in giù ci dovrà pur essere.
Ad Olbia la “mina vagante” è invece stata disinnescata addormentando la gara.
I sardi venivano da una striscia decisamente negativa e dall’esonero del tecnico dopo l’ennesima sconfitta.
Se i padroni di casa non provavano ad aumentare i ritmi per non scoprirsi troppo l’Arezzo ha giocato una partita che assomigliava più ad un allenamento infra settimanale che ad una gara di campionato.
Il tutto poi condito dall’ennesima rete subita e dalla impossibilità di rimediare segnando, almeno, il goal del pari. In questo caso il refrain per poter, almeno in parte, giustificare la prestazione è stato quello dell’assenza per squalifica di Pattarello.
Vero che in entrambe le partite sono venute a mancare due pedine fondamentali del reparto avanzato ma, almeno per quanto riguarda Olbia, ciò non può influire sull’atteggiamento dell’intera squadra.
Stasera alle 18.30 gli amaranto sono attesi da un’altra gara non semplice, se poi le gare semplici esistono. Ospite al Comunale sarà l’Entella formazione che si è rinforzata e che nelle ultime 8 partite ha perso una sola volta ottenendo 3 vittorie e 4 pareggi.
La squadra di Indiani viaggia in una zona abbastanza tranquilla mantenendo 5 punti sulla zona play out ed avendo la possibilità, con una vittoria di riportarsi dentro i play off superando i diretti avversari.
Il tutto con la Curva Minghelli che dovrà scontare il turno di squalifica e si presenterà deserta con l’aggravante che tutti i possessori di abbonamento, 1.100 circa, non potranno neppure acquistare il biglietto per un diverso settore.
Di certo l’incitamento dei gruppi che di solito occupato il settore non mancherà e qualche modo per farsi sentire lo troveranno sicuramente.
Sta poi alla squadra dare soddisfazione a chi seguirà la gara da fuori lo stadio.