Nella notte tra domenica e lunedì scorsi, lo stabilimento Casprini Gruppo Industriale al Cetinale di Cavriglia è stato teatro di un audace colpo orchestrato da malviventi.
La fabbrica, impregnata di storia grazie al suo fondatore, il compianto Arduino Casprini,
patron della Sangiovannese, scomparso prematuramente nel 2004 in un tragico incidente stradale, ha lasciato dietro di sé un’eredità industriale di rilievo.
L’obiettivo preciso dei ladri è stato il nichel, un metallo cruciale per la catena di lavorazione della galvanica, uno dei gioielli della produzione della holding di vallata.
Circa 15 quintali del prezioso metallo sono stati sottratti, con un valore stimato tra i 40 e i 50 mila euro.
La banda, agendo nell’oscurità, ha raggiunto il sito produttivo dalla parte retrostante, nascosta alla vista di chi percorre la strada provinciale delle Miniere.
Dopo aver tagliato la recinzione esterna, i ladri si sono diretti al magazzino, prelevando numerosi contenitori di nichel.
Il bottino è stato quindi caricato su un camion della ditta parcheggiato nel piazzale.
Il raid, eseguito con maestria da veri professionisti del crimine, è stato scoperto ieri mattina dai dipendenti giunti al lavoro.
L’allarme è scattato immediatamente, con l’intervento dei Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, che hanno avviato le indagini.
Si cerca di ricostruire l’accaduto partendo dalle tracce lasciate dal commando, con l’ausilio anche delle immagini delle telecamere dei sistemi di videosorveglianza privata e delle reti comunali attive nella zona.
Non è la prima volta che l’industria viene presa di mira dai ladri, ma questa volta il furto rivela una precisione e una perizia che sollevano interrogativi sulla possibilità di una pianificazione più ampia e dettagliata dietro questi colpi.
