L’alimentazione e’ in grado di condizionare la vita e la efficienza metabolica dei neuroni.
Il cibo condiziona la vita metabolica di tutti i nostri neuroni, ovunque essi siano.
Concentro la mia ricerca e il mio studio sul rapporto tra nutrizione, cervello diffuso (neuroni cerebrali, neuroni enterici, neuroni sistema nervoso volontario e autonomo…).
La Natura ha deciso che i neuroni non devono replicarsi, devono vivere con noi per tutta la nostra vita.
Si produce il cibo senza pensare appieno agli effetti che le sue molecole hanno sui neuroni, proprio perché sono cellule perenni cioè esposte di continuo agli alimenti ingeriti ogni giorno.
Esempio: una eccessiva introduzione di acidi grassi saturi a lunga catena contenuti in prevalenza in alimenti di origine animale possono arrivare ai neuroni e variare la composizione dei fosfolipidi della loro membrana cellulare compromettendo la loro attività metabolica, i recettori posti sulla membrana, con effetti sulla nostra salute fisica e mentale. Noi mangiamo ciò che ha mangiato l’animale.
I terreni agricoli sono sempre più poveri di carbonio organico e di sostanza organica, di minerali e gli alimenti vegetali hanno un valore nutrizionale sempre più ridotto da una agricoltura estensiva.
La tecnologia e la grande distribuzione commerciale offrono alimenti pieni di additivi chimici. Scenari che lasciano il segno sui nostri neuroni esposti alla alimentazione giornaliera.
Il cibo cambia ogni giorno ma i neuroni restano esposti per tutta la nostra vita al cibo.
Sì sta sviluppando sempre con maggiore evidenza scientifica la psichiatria nutrizionale.
Il morbo di Parkinson e malattia di Alzheimer si manifestano prima nei neuroni enterici poi nei neuroni cerebrali.
Il cibo entra attraverso l’intestino, e’ quindi l’organo più esposto alla qualità del cibo. L’intestino e’ un organo guida metabolica, ormonale, immunitaria, psichica dell’ intero organismo.
Le malattie intestinali, i disturbi funzionali intestinali, il cancro del colon …la celiachia …sono in costante aumento.