La polemica che si è scatenata a fine ottobre da parte delle truppe di sinistra contro il Ministro Sangiuliano per gli eventuali tagli che il Governo vuole apportare al cinema italiano ha, secondo il mio piccolo punto di vista, toccato un nervo scoperto.
Tra registi scandalizzati, attori piagnucolanti e intellettuali belanti, è stato un coro stonato e schizofrenico nel gridare al “nuovo fascismo”, ad una nuova censura contro il libero pensiero e via così blaterando e farneticando.
La verità è che vedendo la scarsa qualità e il piattume imperante nella produzione cinematografica italiana, il ministro ha tagliato anche troppo poco!
Oppure, se vogliamo rovesciare il ragionamento, d’ora in avanti si dovrebbe imporre un altro sistema per decidere quali film hanno il cosiddetto “interesse nazionale”.
Per pura curiosità sono andato a spulciare un po’ di dati e francamente sono disastrosi.
Un po’ di crudi esempi e di freddi numeri non guastano per comprendere appieno il disastro cinematografico italiano:
il film “Gli attasati” di Lorenzo Tiberna è costato 1.427.634, 00 euro, ha avuto un finanziamento pubblico di 491.038,57 euro e ha avuto 541 spettatori!
Il film “Uomo di fumo” di Giovanni Soldati è costato 2.125.873,11 euro , ha avuto un finanziamento statale di 1.343.295,91 euro ed è stato visto da 128 spettatori!
Il lungometraggio “Amici per la pelle” è costato poco più di 1.500.00,00 di euro, ha avuto un finanziamento dal Ministero di 446.068,25 e ha avuto solamente 245 spettatori!
“Ipersonnia” è costato la bellezza di 3.515993,31 euro, ha avuto l’incredibile finanziamento statale di 1.377.608,70 euro ed è stato visto da 839 irriducibili!
La lista è lunga, non voglio fare l’elenco completo dello sfacelo economico e culturale per non rendere la situazione tragicomica, ma è importante sapere che in totale sono stati regalati dallo Stato piu’ di 11.000.000,00 di euro a fronte di opere che non hanno superato neanche i mille spettatori a pellicola.
Perché poi, parliamoci chiaro, oltre al danno economico c’è anche la beffa che questi film non li guarda praticamente nessuno, perché a tutti gli effetti sono film inguardabili!
Con tutti questi finanziamenti, negli ultimi tre anni, l’Italia ha prodotto più film di Spagna, Germania, Inghilterra e persino della Francia!
La questione è che gli altri superano abbondantemente il miliardo di euro di incassi, noi, con molte più pellicole, soltanto 306 milioni di euro.
Insomma, i numeri sono impietosi, la qualità delle pellicole prodotte è mediocre e scadente, il pubblico decisamente langue e il cittadino italiano è costretto a mantenere un carrozzone che fa acqua da tutte le parti.
Ci vorrebbe una seria riforma del settore, sia a livello economico che culturale.
Continuare a buttare soldi in un pozzo senza fondo, è un’offesa all’intelligenza umana.
Sono d’accordo, ma bisogna stare attenti a non penalizzare invece le pellicole giuste…, chi poi sa giudicare quale è quella buona e quella non buona, è impresa assai ardua, difficile e facilmente esposta alle critiche….., forse ci vorrebbe a monte una prima selezione, sui temi, trame e sceneggiature, ecc. e valutarne la portata artistica ed intellettuale.