I difetti di questo Arezzo cominciano a essere chiari e sembrano tali da impedire agli amaranto di ottenere buoni risultati.
La squadra mantiene spesso il possesso palla, ma il gioco ha pochissimi sbocchi e quei pochi spesso non vengono adeguatamente sfruttati.
In avanti il povero Gucci appare solo e mal servito, oltre a non essere il fromboliere che servirebbe come il pane.
Sugli esterni alti chiunque giochi non fa la differenza; si vedono tentativi velleitari di saltare l’avversario nell’uno contro uno, tentativi che non portano quasi mai a nulla di concreto. Pattarello in quel ruolo si dà molto da fare, ma appare spesso poco concreto.
Iori è più o meno equivalente sull’esterno opposto.
Guccione e Gaddini al momento non sono pervenuti.
Anche in difesa l’Arezzo non convince.
Spesso le avversarie arrivano al limite della nostra area poche volte, ma quelle poche volte si traducono troppo regolarmente in gol.
Errori dei singoli, per lo più, ma così non va bene.
Non può finire 2-0 una partita nella quale concedi quattro occasioni all’avversario e ne crei almeno altrettante nitide.
Insomma, come già detto in altre occasioni, prendiamo troppi gol e ne realizziamo pochi. Fino a che questo porta risultati sufficienti nulla da dire, si lavora per migliorare e si programma per l’anno prossimo un campionato da protagonisti; ma se i risultati latitano anche con squadre alla nostra portata, allora bisogna guardarsi dietro e cominciare a pensare a un ragionato mercato invernale che ci porti a una salvezza dignitosa.
Occhio quindi, che la serie C non perdona.