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Quello che ci dice l’Arezzo di Indiani

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L’Arezzo è partito in serie C, al ritorno in un campionato professionistico,  con un passo sicuro, anche se leggermente claudicante.

Siamo di fronte a una squadra ben organizzata e anche brillante, almeno quando le viene permesso di esserlo.
Se l’obiettivo è quello dichiarato a inizio stagione, cioè rientrare nella parte sinistra della classifica, sembra alla portata dei ragazzi amaranto.
Ma bisogna prendere atto del fatto che l’Arezzo sta giocando in un campionato particolarmente difficile.

È fuori di dubbio che la Carrarese ha destato impressione, ma è anche vero che Entella e Pontedera sono signore compagini.
La squadra di Indiani ha la tendenza a giocare dei buoni primi tempi contro chiunque e se l’avversario di turno è particolarmente agguerrito, i ragazzi in amaranto sanno come stare al gioco e ribattere colpo su colpo, alcune volte è stato persino dominio.

I secondi tempi in genere sono invece una sofferenza, apparentemente fisica, forse anche un po’ psicologica, ormai.
La condizione forse non permette una performance atletica di pari livello rispetto alla prima parte di gara e il timore di essere rimontati non aiuta.
Complessivamente sembra che l’assetto migliore sia stato raggiunto, e questo anche in difesa, dove inizialmente abbiamo sofferto il giusto.
Purtroppo non disponiamo di un attacco tale da garantire i gol necessari a portare in fondo le gare ben giocate nei primi tempi.

Gucci è un buon centravanti, ottimo in serie D, ma in C non è certo uomo da venti gol… siccome un centravanti che fa la differenza in categoria costa somme importanti, l’Arezzo ha sperato di pescare il jolly all’estero, ma Kozak non pare essere un fulmine di guerra.
In C serve più grinta e aggressività di quella che mostra oggi l’ex laziale.
Avanti sulle fasce invece Iori e Pattarello sembrano poter garantire un ottimo livello.

Complessivamente ne viene fuori un’Arezzo che spesso prende un numero di gol pari a quelli che produce.
Una squadra da ottavo, decimo posto in un campionato brulicante di pretendenti ai primi posti, a cominciare dal Cesena, il prossimo avversario.

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Gianni Brunacci
Gianni Brunacci
"Giornalista che non segue il coro, negli ultimi anni anche fotografo, videomaker e documentarista; si diletta scrivendo dell'Arezzo calcio, sua passione da sempre."
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