Ed ecco che alla 15.ma giornata scatta la contestazione e l’Arezzo è rientra negli spogliatoi travolto dai fischi dei propri sostenitori.
Eppure tutto sembrava mettersi per il meglio se dopo 4’ i padroni di casa erano già in vantaggio grazie alla rete di Castiglia che finalizza di testa una bellissima azione iniziata con smarcamento di Gucci per Settembrini.
Il capitano fa la cosa più bella di tutta la partita smarcandosi sulla destra e pennellando un perfetto cross per l’accorrente Castiglia che non ha difficoltà a colpire di testa e superare
Di Biagio.
Da qui in poi nulla è più girato per il giusto verso.
Nei primi 45’ Pattarello si mangia due reti fotocopia.
In entrambi i casi si ritrova solo davanti all’estremo difensore avversario e sempre gli tira addosso la palla.
Al riposo l’Arezzo va recriminando per queste occasioni e con il timore che se non riesci a chiudere la gara poi rischi anche di non vincerla.
Ed è ciò che è successo agli amaranto.
La ripresa degli uomini di Indiani è qualche cosa di indefinibile.
I peggiori 45’ sin qui visti al Città di Arezzo tanto che Di Biagio risulta pressoché inoperoso. Al primo affondo gli ospiti pareggiano con Diop.
Lasciato colpevolmente solo in area l’attaccante non ha difficoltà a superare Trombini con un perfetto colpo di testa.
La reazione dell’Arezzo si attende ma non arriva.
La squadra appare in confusione e mai è incisiva.
A nulla poi valgono i cambi operati da Indiani.
Al 39’ poi arriva la beffa con Diop e Polvani che arrivano sulla palla in area di rigore ed il difensore che, nel tentativo di anticipare l’avversario, spiazza Trombini.
Nei minuti rimante mai i padroni di casa danno l’impressione di poter pareggiare ed al fischio finale scatta la contestazione del pubblico che fischia i propri giocatori.
Fischi che non vanno associati al risultato ma al modo in cui questo è maturato.
Una prestazione che vanifica la grande prova di appena sette giorni fa in casa della capolista Pianese e riporta il tutto a prima di quella gara avendo, gli amiantini, vinto in trasferta.
La rincorsa dell’Arezzo deve riprendere senza se e senza ma già dalla prossima gara per poi dare ai risultati continuità.
L’Arezzo non è e non può essere quello visto oggi, troppo brutto.
La fiducia rimane immutata ma da oggi è vietato sbagliare, già troppi i punti persi per strada da una squadra che ha tutte le potenzialità per aggiudicarsi il campionato.
AREZZO (4-3-3): 1 Trombini; 23 Pericolini, 17 Lazzarini, 6 Polvani, 20 Zona (39′ st 26 Zhupa); 8 Settembrini (30′ st 15 Poggesi), 21 Castiglia, 5 Bianchi (21′ st 25 Dema); 10 Pattarello (21′ st 19 Diallo), 28 Gucci, 7 Convitto (21′ st 16 Bramante).
A disposizione: 22 Viti, 13 Bruni, 24 Foglia, 30 Stopponi.
Allenatore: Paolo Indiani.
TAU (3-5-2): 12 Di Biagio; 3 Quilici, 16 Vannucci, 23 Meucci; 7 Antoni, 30 Pietrelli, 28 Masini (20′ st 4 Anzillotti), 8 Pratesi (33′ st 18 Carcani T.), 42 Gurini; 32 Diop, 11 Giustarini (33′ st 2 Borgia).
A disposizione: 1 Carcani N., 13 Bargellini, 14 Innocenti, 21 Granito, 25 Vellutini, 31 Fasciana.
Allenatore: Pietro Cristiani.
ARBITRO: Francesco Zago di Conegliano (Thomas Storgato di Castelfranco Veneto – Marco Roncari di Vicenza).
RETI: pt 5′ Castiglia: st 14′ Diop, 39′ Diop.
Note – Spettatori: 1.812 (922 abbonati e 890 paganti). Recupero: 1′ + 5′. Angoli: 9-2. Ammoniti: pt 35′ Pratesi; st 1′ Settembrini.