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Truffattori rintracciati dai carabinieri valdarnesi

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Dopo le indagini concluse nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno hanno inferto un nuovo colpo a quella che è ormai diventato un fenomeno sempre più caratterizzante la nostra epoca, quello delle truffe via web, o comunque mediante strumenti elettronici.

La prima operazione ha visto l’impegno del personale Arma di Montevarchi, il quale ha portato a termine un’accurata indagine sull’attivazione fraudolenta di alcuni contratti di energia elettrica,dopo  numerosi esposti e denunce, i militari hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo due soggetti, un uomo e una donna, per truffa e sostituzione di persona.

I due procacciatori di affari disonesti,  hanno svolto fraudolentemente la propria professione, attivando rispettivamente in danno di una società e di una persona fisica   contratti di fornitura di energia elettrica per inesistenti utenze disseminate in tutta la provincia di Arezzo, dal Valdarno al Casentino, dalla Val Tiberina alla Val di Chiana.

In un caso, per il perfezionamento del contratto, l’egente infedele ha utilizzato anche una carta d’identità contraffatta, ragione per cui gli è stato contestato anche il reato di fabbricazione di documenti di identificazione falsi.

I Carabinieri di Cavriglia, messi in allarme da una signora di circa 60 anni che, dalla consultazione dell’estratto conto della propria carta di credito, aveva ravvisato alcune spese – tutte effettuate online – da lei mai effettuate, per un ammontare complessivo di quasi 2.000 euro.
Ticket online per cene in ristoranti lussuosi e per soggiorni in centri benessere, e acquisti di articoli di elettronica, sempre da negozi online.
La donna, avendo così maturato il sospetto che qualcuno avesse carpito i dati della propria carta di credito, si è quindi rivolta ai Carabinieri della Stazione di Cavriglia, che
hanno spiegato alla malcapitata signora come bloccare la carta di credito, di modo da impedire che il reato fosse portato ad ulteriori conseguenze, tramite l’effettuazione di ulteriori acquisti.

Quindi, attraverso un’accurata indagine bancaria, hanno ricostruito il flusso del denaro, riuscendo ad identificare la persona che aveva effettuato la serie di acquisti: una donna gravata da svariati pregiudizi penali, di origini campane, che proprio nelle ultime settimane era stata destinataria di un’ordinanza cautelare per reati dello stesso tenore e che pertanto si trova detenuta presso il carcere di Pozzuoli.

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