Bruttissima sensazione, disgustosa e anche squallida, quella suscitata dalle immagini che mostra come si possa cadere così in basso.
La corona di fiori, posta al “Campaccio”, dove era collocato il cimitero degli ebrei di Arezzo, sul cippo accanto parco Ducci, nel Giorno della Memoria, è stata stanotte distrutta e sparpagliata per terra, con grande spregio.
Due i possibile scenari, entrambi orribili:
uno: gesto politico di qualche “fassista da spiaggia”, di quelli che al posto del cervello hanno le “pine” (pigne) dure.
Due: atto vandalico dei soliti ragazzotti briachi, che nel week end si assembrano nei vari parchi per sbevazzare e fare casino.
In ogni caso, anche se potrebbero essere altre le cause, è un atto vergognoso.
Degenerazione inaccettabile senza se e senza ma.
I due scenari, come scrive il giornalista, hanno in comune un’identica materia: lo sterco.
Nel primo è sterco della storia, nel secondo della società.
“A dispetto di tutto quanto credo ancora che la gente abbia davvero un buon cuore. ”
Anna Frank