L’Arezzo esce sconfitto nel recupero casalingo contro la Juventus U23.
Passano subito in vantaggio i padroni di casa al 4’ goal di Foglia e tutto sembra mettersi per il meglio.
Il vantaggio dura solo 4’.
E’ Mota Carvalho che mette in rete la palla dell’1 a 1.
Da qui gli amaranto perdono tutte le certezze.
Sbagliano le cose più semplici, passaggi, recuperi, tiri.
Il festival dell’errore e del mettere il dubbio che ad affrontare l’Arezzo non fosse l’U23 ma la più blasonata Juventus, quella che invece era impegnata nella trasferta di Coppa.
Ma era solo la giornata no degli amaranto che dava questa impressione.
Sino a concedere, quando la testa di tutti era già all’intervallo, un rigore per un fallo in posizione defilata su un avversario che poco avrebbe potuto fare.
Si va al riposo sotto di una rete ma con lo spettro che la debacle fosse solo all’inizio.
Invece nel secondo tempo ecco che l’Arezzo prende in mano le redini del gioco e, qualche cosa in più fa vedere.
Entra subito Rolando e le cose su quella fascia cambiano così come la fisicità di Cheddira porta più spessore nei pressi dell’area di rigore.
Ma se giornata storta deve essere allora che lo sia fino in fondo.
Rigore per l’Arezzo.
Fallo fotocopia di quello commesso dai padroni di casa nel primo tempo.
Questa volta e Rolando che viene messo giù.
Il rigorista designato è Belloni ma Gori si prende la responsabilità del tiro.
Debole, centrale e rasoterra.
Facile per Loria la deviazione.
Occasione sprecata quando mancano anciora oltre 20’ al termine.
Poteva essere la svolta.
L’impressione che si aveva era quella di una Juventus (che tanto bene si era comportata nei primi 45’ o forse tanto male aveva fatto l’Arezzo?) pronta a capitolare ed un Arezzo che, finalmente, avrebbe messo a frutto la sua superiorità.
Invece nulla.
Gli ospiti si difendono strenuamente sino all’ultimo minuto quando Loria devia con il braccio di richiamo uno splendido tiro dell’appena entrato Caso.
Domenica altro impegno casalingo.
E questa volta non si può più sbagliare.
Siamo appena all’inizio del cammino, è vero, ma la vittoria da fiducia, specie ad una squadra giovane, ed allontana eventuali venti e tempeste sempre pronte dietro l’angolo.
