C’è dubbio che assale chi cammina a piedi nel quadrilatero della morte del traffico aretino Via Guadagnoli, Via Rodi dopo una curva a 90 gradi, Via Pietro Aretino, Via Margaritone, senza sbocchi se non quello di tornare, in attesa del verde al semaforo dell’incrocio con Via Crispi, al punto di partenza: è meglio perdere tempo a convincere le centinaia di automobilisti aretini in una coda a passo di uomo con le stampelle che dovranno ritrovarsi, dopo trecento metri percorsi in quaranta minuti, esattamente o obbligatoriamente alla stesso punto da cui sono arrivati, o è meglio legare in mezzo alla coda i responsabili della viabilità cittadina, rigorosamente a bocca aperta perché respirino qualche kilo di polveri sottili?
Un dubbio, ma anche due certezze: gli automobilisti aretini non faranno mai cento metri a piedi in tre minuti, quando possono farli in auto in mezz’ora .
E i responsabili del traffico continueranno a far finta di niente anche dopo aver messo nei polmoni, come tutti quelli che in quelle strade ci passano, chili di polveri sottili.
Alla centrale della stazione dell’Arpat, l’agenzia regionale per la protezione ambientale, il pm10 si misura in microgrammi a metro cubo.
Se fosse nel quadrilatero della morte del traffico, bisognerebbe tararla: lì, l’unità di misura del Pm10 è il Kilogrammo a metro cubo