Anche ieri sera le trasmissioni giornalistiche tv, da Cartabianca a Dimartedì avevano come unico argomento Bancaetruria.
Erano fitte al cuore sentire citata Arezzo come un luogo di truffatori e invece di parlare delle bellezze della città, dei boschi del Casentino, dell’aria pura e della bellezza dei nostri paesini si citava i Boschi di Laterina come esempio di intrallazzi imbarazzanti che caratterizzano il nostro territorio.
Con buona pace dell’assessore Comanducci, questa non è la pubblicità che fa bene alla città ma raggiunge molte più persone che non i mercatini tirolesi.
Un po’ questa città se lo merita, perché in questi due anni di via crucis, sia la politica che le associazioni dei commercianti non hanno mai avuto uno scatto d’orgoglio che prendesse veramente le distanze dalla melma nella quale siamo caduti, lasciando spesso soli i risparmiatori.
Certo lo sappiamo, ci sono interessi orizzontali che travalicano le posizioni politiche, interessi sempre pronti a posizionarsi con i nuovi vincitori.
Ma, per la miseria, e lo diciamo alle consorterie che pensano di contare: se contate veramente e non siete solo degli approfittatori, fermate questa caduta libera della città che rischia di perdere tutto, oltre alla banca, alle aziende come Cantarelli e addirittura alla squadra di calcio.
Altrimenti continuiamo pure che sia il teatrino della politica a parlare di Arezzo con due avvenimenti succosi:
– la fermata alla nostra stazione del treno di Renzi, che raccoglierà sicuramente molti prodotti agricoli a chilometro zero.
– l’atteso preannunciato confronto tra Luigi di Maio e Maria Elena Boschi di fronte a Bancaetruria che raccoglierà la presenza di tutte le polizie e squadre anti-sommossa del paese.
Due avvenimenti che continueranno a farci prendere per il culo da tutte le televisioni italiane