La politica è strana ad Arezzo, chiede l’ocio eppu vol la nana.
Guardate il Consiglio Comunale.
La città è imballata come una balla di fieno, senza guizzi, senza visioni, piena di problemoni che vanno dalla sicurezza, alla mobilità sostenibile, al decoro urbano, ad una cultura dimenticata e l’opposizione PD che fa?
Pensa alle cariche interne: chi sarà il segretario?
Chi saranno i prossimi candidati alle elezioni?
In consiglio comunale la voce dell’opposizione è come la canzone di Simon & Garfunkel,: The sound of silence.
Per la verità ogni tanto c’è qualche acuto del consigliere Francesco Romizi ma lui fa parte di Arezzo in Comune mica del PD.
Se scorriamo la lista dei consiglieri notiamo nomi come Pasquale Macrì che saprà tutto sulla cultura moderna ma nessuno gli ha spiegato la strada per raggiungere il Comune, forse aspetta una nuova icastica che gli segnali la sala del consiglio. Potrebbe però, in qualità di medico legale, fare una perizia ad Angelo Rossi che sostiene la maggioranza ma fa opposizione con gravi danni per la sua identità.
Velo pietoso anche sugli altri gruppi politici che riescono a coinvolgere la città come una trasmissione di Gigi Marzullo.
Ma qualcuno dirà: sì, però ci sono i cinquestelle!
Ah già ci sono Ale e Franz, ce ne eravamo dimenticati visto la loro baldanza di un bradipo della Costa Rica, ma forse, poiché sono solo in due, farebbero bene prima di tutto a parlarsi tra di loro visto che i “rumors” dicono il contrario e anche loro sono da due anni in consiglio comunale.
Certo, altri rumors dicono che anche la sede storica del PD in piazza S. Agostino sarebbe in bilico.
In questo caso ad essere sul precipizio rischierebbe un intero periodo storico che neanche il Cico potrebbe salvare.