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martedì, Aprile 9, 2024
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Io c’ero di Porta Sant’Andrea e il “cappottissimo” scongiurato

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La foto non è neppure molto nitida, per colpa del fotografo, ma sarà bello riconoscersi per chi c’era.
Si tratta del mucchio di quartieristi di Porta Sant’Andrea al centro di Piazza Grande nel momento del trionfo. Infatti il quartiere biancoverde ha appena vinto la Giostra del Saracino di settembre 2017, dopo ben 4 vittorie consecutive di Porta Santo Spirito.
Si è così interrotto il dominio in piazza dei gialloblu, prima che si potesse completare il “cappottissimo”, ennesimo “issimo” coniato dalla solita Nazione per l’eventuale cinquina di Scortecci e Cicerchia.
Del “Nipotissimo” affibbiato a Beppe Fanfani non ci siamo potuti liberare, ma almeno il cappottissimo ce lo siamo risparmiato…

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Pietro Aretino
Pietro Aretino
« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco, che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo, scusandosi col dir: "Non lo conosco"! » (Ironica epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio[1]) È conosciuto principalmente per alcuni suoi scritti dal contenuto considerato quanto mai licenzioso (almeno per l'epoca), fra cui i conosciutissimi Sonetti lussuriosi. Scrisse anche i Dubbi amorosi e opere di contenuto religioso, tese a farlo apprezzare nell'ambiente cardinalizio che a lungo frequentò.

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