Con la stagione della denuncia dei redditi fioriscono i nominativi di chi chiede di essere scelto per la destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille.
La scelta dell’otto per mille è tra lo Stato ed una miriade di associazioni religiose.
Se non la formuli l’importo sarà diviso tra tutti in base ad un complicato calcolo percentuale.
Del resto, oltre alla Chiesa cattolica, sicuramente anche voi incontrerete ogni mattina un rappresentante della Sacra Arcidiocesi Ortodossa D’Italia ed esarcato per l’Europa Meridionale ( che quando finite di salutarlo è già sera).
Più complicata la scelta tra l’ Unione Buddhista Italiana e l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (Ibisg) che sembra una scissione del PD.
La domenica, invece, incontrerete certamente i cultori delle Unione chiese cristiane avventiste del 7° giorno (ovviamente) con i quali parlerete del prossimo lunedì.
Certo , la scelta del cinque per mille si fa ancora più complicata perché l’Agenzia delle Entrate fornisce un elenco di 223 pagine pieno zeppo di Onlus, associazioni private, sportive e chi più ne ha più ne metta, come ad esempio “Felicemente” ass. sportiva dilettantistica od Altropallone Asd onlus.
Fanalino di coda il due per mille ai partiti politici.
L’elenco ci presenta 27 formazioni politiche , ed oltre naturalmente a tutti i nuovi gruppi derivanti da scissioni e beghe, ci sono delle chicche come Stella Alpina od Unione Sudamericana Emigrati Italiani per arrivare al Movimento La Puglia in Più ( si, si è proprio in più).
Naturalmente nessuno ha il coraggio di rivedere il meccanismo di queste donazioni che potrebbero raggiungere obiettivi più validi e socialmente rilevanti senza scadere nel ridicolo. E poi non farebbe male una pubblicizzazione di quanto ricevono, come spendono, che fanno questi beneficiari, che dovrebbero solo ricercare volontariamente i contributi senza obblighi confusi imposti per legge.
In fondo questo Paese non ha bisogno di giornali satirici, la classe politica riesce benissimo a farci incazzare più della satira, visto anche il provvedimento approvato dalla Camera sulla sicurezza che prevede all’imbrunire di cenare in fretta, sparecchiare e caricare le pistole in attesa di… un’altra presa di culo!