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lunedì, Aprile 1, 2024
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Circolare ad Arezzo è una mobilità con il rischio incorporato

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Circolare ad Arezzo risulta sempre più difficile, sia in auto ma soprattutto in bicicletta ed a piedi.

Provate ad esempio ad immettervi nel raccordo che dalla multisala porta al Casentino.
Ad un certo punto ci sono grosse frecce che dicono di spostarsi a sinistra perché la carreggiata si restringe.
Bene è proprio in quel punto che molti automobilisti fanno la gimcana a tutta velocità e ti sorpassano proprio dove si restringe la strada costringendoti a rallentare e rischiando tamponamenti.

Naturalmente la velocità tenuta dalle automobili nelle strade aretine non è compatibile ai tratti urbani e se osservate dalle 17 in poi, cioè dall’uscita dal lavoro, vedete tutti i guidatori con il cellulare all’orecchio che sicuramente comunicano cose importantissime come “butta giù la pasta”, o addirittura digitano al volante “passo a prendere il pane”.
E mentre digitano non si accorgono di quel povero ciclista che sul ciglio della strada rischia di andare nel fosso.
Naturalmente non tutti i ciclisti sono educati.
Quelli che dialogano tra di loro occupando la strada rischiano seriamente di essere asfaltati e avrebbero anche pochi rimpianti.

Ma è dentro la città che l’automobilista aretino da il meglio.
Provate ad attraversare le strisce pedonali e dovrete fare tutti i segni del Kung fu per invitare gli automobilisti a fermarsi, che poi se lo fanno è ad un centimetro dalla tua gamba e tu hai già chiuso gli occhi e ti vedi insieme al cinguettio degli uccellini in qualche nuvola.

Già, si dirà ma dove sono i vigili urbani? Sono a fare le multe ai cani al parco.

Mi racconta una signora che al parco Ducci di via Montefalco gli hanno fatto una multa di 170 euro perché il suo canino, un carlino che appena camminava, la seguiva senza guinzaglio.
I vigili non sapendo subito i termini del “reato” hanno chiesto alla signora ed ad altri proprietari di cani i dati anagrafici, alcuni senza documento, e quindi non contestando niente subito con verbale e poi alla signora del carlino e ad altri sono pervenute le multe di 170 euro a casa.

Mentre a Guido Monaco le macchine occupano tutta la piazza circolare, le poche piste ciclabili sono invase da suv e cafoni, le fermate degli autobus sono sempre occupate e chi si avvale del servizio deve spostarsi in mezzo alla strada.
Naturalmente non parliamo dei disabili, la cui circolazione diventa una via crucis.

Però facciamo le multe ai carlini.

Per questo il Gruppo di mobilità non violenta di LiberAperta ha scritto al comandante della Polizia Municipale perché il buon senso ritorni nelle strade e a circolare meglio siano anche i cervelli!

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Luciano Petrai
Luciano Petrai
Di professione “curioso”, ha attraversato negli anni ’80 le speranze ecologiste collaborando attivamente con gli Amici della Terra – Italia. Ha cavalcato le delusioni politiche e sociali attraverso una buona dose di auto-ironia e di sarcasmo. Attualmente fa parte della redazione del periodico “Essere” ed esprime note e lazzi in una frequentata pagina facebook . Ed ora l’esperienza ne “L’ortica” per continuare a pungere divertendosi.

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