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mercoledì, Aprile 3, 2024
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Maurizio Bianconi… esci dal tuo corpo

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Ormai da diverso tempo “il BRACALA” non si riconosce più.

Imperversa sui social e in trasmissioni radiofoniche, inveendo a destra e a manca con colorite affermazioni spesso oltre lo scaricatore di porto. Bersagli preferiti Renzi, Napolitano, Verdini, Berlusconi.
Mentre per i primi due può essere più semplice, per gli altri deve costargli parecchio dolore. Ingrati che non sono altro. Per quel poco che hanno concesso.

Anzi nulla. E’ stato tutto merito suo. Leader di una abborracciata lista civica, Unione dei cittadini, poche ore prima di presentarsi capolista al comune di Arezzo, li lasciò in brache di tela, candidandosi al ben remunerato consiglio regionale con Alleanza Nazionale: uno dei tanto vituperati partiti.
Qui rimase un bel numero di anni, distinguendosi per aver fatto con il PD una delle più scandalose leggi elettorali della storia, apripista del famoso Porcellum nazionale.

Poi il salto a Roma, alla Camera, sempre per merito suo ovviamente. E sempre per merito suo, Vice Capo Gruppo e Tesoriere nazionale della Casa della Libertà, o del Polo della Libertà o di Forza Italia non lo sapeva nemmeno lui. Un pezzo grosso comunque.
E poi la folgorazione. A mare Berlusconi con tutto il baccellaio.
Avanti con Fitto, avete letto bene, quel Fitto palesemente campione della peggior tradizione democristiana meridionale. Con un partito, sparito dai radar, che si chiama Conservatori e Riformisti.
Sarebbe come Juventini e Fiorentini, Carnivori e Vegani, Pacifisti e Guerrafondai. Da questo avamposto giù bordate a grosso calibro.

Come sono lontani i tempi del non facile appoggio all’MSI. Della prima conquista di Palazzo Cavallo con il centro-destra, quando si dimise da Presidente del Consiglio Comunale in aperta polemica con il Sindaco Lucherini, con un aulico e profondo discorso, mentre uno dei futuri moschettieri del mattone gli urlava “ la mocca, la mocca”, ora tocca a noi.

Quando con un colpo di fioretto giuridico da grande avvocato, portò fuori dalle secche di tangentopoli Francesco Macrì.
Oggi il Bracala è un vecchietto del west con la erre moscia che abbaia alla luna, ma tranquilli: forse qualche anno ancora in parlamento ce lo lasciano e ne potremo ancora vedere delle belle.
E dopo, una pensione di quelle mirabili. Grazie a chi? Immaginiamocelo.

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Guerrin Meschino
Guerrin Meschino
Leggendario cavaliere errante, ancora giovanissimo,dopo aver combattuto e vinto battaglie e giostre acquistando gloria e fama,partì alla ricerca del proprio passato….

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