L’ Assessora alla Scuola del Comune di Arezzo ha rassicurato che è tutto pronto per la “carica” dei 9000 bambini, che dal prossimo lunedì faranno rientro nelle 300 aule delle scuole aretine ed ha consigliato, per non trovarsi imbottigliati nel traffico, di evitare il più possibile l’uso dell’auto e di spostarsi a piedi od in bicicletta.
Tuttavia, per i circa 600 studenti, per le loro famiglie, per i docenti e per tutto il personale delle Scuole Severi e Curina in zona Tortaia, più che un consiglio, quello dell’Assessora diventa un “imperativo categorico”, dal momento che il suo collega di Giunta Assessore alle Opere Pubbliche ed alla Manutenzione Gamurrini ha pensato bene di chiudere al traffico per lavori, con tanto di cartello apposto in loco, a partire proprio da Lunedì, Via Alfieri, la strada principale per raggiungere le due suddette Scuole
Immaginabile il caos che si creerà in zona e comprensibile lo sconcerto e la rabbia della gente, già inferocita per aver dovuto sopportare per più di 10 giorni lunghe code ed interminabili tempi di attesa a causa dei lavori di consolidamento e di rifacimento della sede stradale di Via Romana.
Che sia un altro dei brutti “scherzi” del Gamurrini, assessore uscente e non rientrante, che in questo modo ha voluto dimostrare quanto sia stata ingiusta la critica del Sindaco Ghinelli di essere stato poco incisivo in materia di opere pubbliche e di manutenzione ?
Scarsa manutenzione , pulizia e incuria in senso generale per 5 anni che vorrebbero recurerare nei tre mesi di tempi supplementari? Impensabile , naturale e prevedibile il caos nelle strade. Dire che tutto questo dipende da un assessore è comodo , non leale, uno scaricabarile. L’incuria sulla città è della giunta e in primis dal Sindaco che a metà mandato doveva dare una svolta se non voleva trovarsi con il sedere per terra. Questa giunta non ha fatto nulla, ne di quanto promesso, ne del necessario. Discorso a parte meriterebbe l’inchiesta Coingas. In caso di condanna, anche in primo grado, arriverebbe il Commissario al comune , con tutto ciò che questo comporterebbe per la città ormai ferma da troppo tempo.