E’ morta nel pomeriggio di ieri Ilaria Occhini, aveva 85 anni.
Attrice ma anche imprenditrice e produttrice di vini di pregio alla fattoria «La Striscia» .
Lo scorso maggio sono stati festeggiati in città i suoi 65 anni di carriera, proiettando il documentario ‘L’intelligenza del cuore’, sceneggiatura e regia di Mauro Conciatori: un ritratto dell’attrice e un’intervista.
La malattia le aveva impedito di essere all’evento, a fare gli onori di casa erano stati la figlia Alexandra La Capria e gli amici Simona Izzo e Ricky Tognazzi.
di Luciano Petrai: ci lascia Ilaria Occhini, non solo una attrice ma una intellettuale, una persona libera.
Le figlie avevano in maggio organizzato una bella festa pubblica in suo onore con la partecipazione di nomi dello spettacolo.
Quando telefonammo per partecipare alla serata, (rispondeva lei personalmente), appena saputo che eravamo parte di un piccolo giornale locale come l’Ortica ci invitò con entusiasmo: qualsiasi mezzo di informazione, qualsiasi intellettuale è benvenuto – disse con decisione.
Quando uscì il pezzo su l’Ortica non dimenticò di ringraziarmi.
Ilaria Occhini era così, ben rappresentata dal documentario che in quella occasione fu proiettato,“L’intelligenza del cuore” del regista Mauro Conciatori, un bel momento per ripercorrere il tragitto artistico ed intellettuale dell’attrice.
Ilaria Occhini era una persona libera, come il marito, lo scrittore Raffaele La Capria, 97 anni, che in prima fila nella sala, il giorno del compleanno, commentava in modo “birbone” le fasi del documentario.
Il titolo “L’intelligenza del cuore“ era tratto da una sua affermazione che lui rivendicava con orgoglio.
In un mondo distratto e volgare, quando scompare una persona libera, un artista, un intellettuale è come se scomparissero dei fiori che colorano la nostra vita.
