Chi, per sfortuna, deve frequentare gli ambienti sanitari pubblici si sarà accorto dell’alto numero di personale avanti con l’età.
Medici ed infermieri, in numero sempre più ridotto, sembrano avere una media di anzianità molto elevata.
Me lo conferma una dottoressa che, durante una visita, aveva dimenticato gli occhiali a casa e non ci vedeva una cippa.
-Sa, mi dice , “ho 65 anni e non so ancora quanti anni dovrò restare”.
“Qui in ospedale non ci si capisce più niente, chi va in pensione poi non viene sostituito e chi resta deve arrabattarsi”.
Sono segnali, certo, perché la sanità da noi è ancora una eccellenza, e riesce, bene o male, a dare un servizio che spesso viene disconosciuto.
Basta ricordare come per le malattie oncologiche , i medicinali il cui costo sarebbe insopportabile per gran parte della popolazione, vengano ancora passati dal servizio sanitario.
Segnali preoccupanti arrivano dalla concorrenza del privato che fino ad oggi viene foraggiata da soldi pubblici (Ossimoro sanitario).
Così alcuni medici di eccellenza lasciano il pubblico per consegnarsi al privato, che li ripaga più lautamente e ad Arezzo ne abbiano di esempi lampanti.
A volte sembra che la politica, presa dall’immediato, non riesca ad avere una visione più ampia e socialmente valida.
Eppure si calcola che tra pochi anni gli ultra-sessantacinquenni in Toscana saranno un terzo della popolazione.
Solo ad Arezzo abbiamo circa 25.000 anziani di cui il 55% è compreso nelle due fasce tra 75 e 84 anni ed oltre gli 84 anni (grandi anziani).
Circa la metà degli anziani vive in famiglie composte da solo coppie di anziani ed un quarto degli ultrasessantacinquenni vive da solo.
Si calcola, quindi, che oltre 5.000 anziani vivano da soli.
Per questo, sentendo le inutili diatribe politiche che irrompono ogni giorno dai teleschermi, sentendo numeri e cazzate, promesse e bugie, vorremmo che almeno su alcuni punti ci fosse una capacità di programmazione che dia sicurezza e fiducia alle persone.
Chi gioca con la sanità gioca con la vita delle persone. Perdere una eccellenza sarebbe un delitto imperdonabile.
E visto come stanno andando i conti pubblici è bene che gli aretini (e non solo) stiano allerta perché la Grecia potrebbe essere vicina.