Nel Mugello vi erano due grandi e importanti famiglie, che prestavano, onerosamente, denari: i Bigi e i Medici.
All’ inizio del tredicesimo secolo (1237), quando Firenze si proclamo’ città indipendente dall’Impero, i futuri signori di Firenze si spostarono dal Mugello in città, trovando un mercato e domanda di denaro più ampia, tuttavia, il recupero e le garanzie adeguate non erano per niente autentificate, solo un secolo dopo, tramite l’insegnamento di Pier Saccone, l’amministrazione e il prestito non aveva più necessità, ad un eventuale esazione o recupero, dell’uso della forza.
Pier Saccone, fratello di Guido Tarlati, Vescovo di Arezzo e gonfaloniere dell’ imperatore, fino a quando Castruccio Castracani de Lucca, paraculo, gli soffio’ il posto arruffianandosi presso Ludovico il Bavaro( strada lodovica che da Lucca porta in Garfagnana).Pier anzi più lrecisamente, Pietro Tarlati, era un omone più alto di 1 metro e novanta centimetri, abile e potente combattente oltre che rinomato condottiero e prestatore di denaro si era impossessato di grandi fattorie nel senese e pure nel pisano, tramite l’esazione dei crediti vantati, fu nominato Vicario di Castiglion d’Arezzo, e dopo il contrastato dominio del fratello e la successiva scomunica del nostro Vescovo da parte di Giovanni XXII, rimasto solo Pietro, questi dovette consegnare le chiavi della nostra città ai Fiorentini e da loro fu arrestato.
Dopo Campaldino 1289, Arezzo non aveva più la sua moneta “il grosso” e necessitavano documenti più che monete, tanto che Pier Saccone, per un prestito aveva dovuto, riempire un carro di monete e spedirlo al richiedente.
Aveva ideato la contabilità e documenti per un trasferimento di fondi e delle stesse garanzie, salvo per le monete in metalli preziosi, accordandosi con altri prestatori.
Ben presto il consiglio di Firenze, lo fece uscire dal carcere eblo mise a capo dell’amministrazione cittadina e qui lui dette i primi insegnamenti alla stirpe dei Bucci Medici.
Nel 1356 Francesco dei Bucci Medici insieme a Giovanni Medici, cugini, misero su la loro banca.
Giovanni era il padre di Cosimo il vecchio che divenne signore nel 1434 e iniziò la signoria di questa famiglia, che aveva avuto l’appoggio politico della famiglia dei Pallaschi, che nello stemma dei Medici è rappresentata dalle palle sotto i tre gigli…….
Ah! uno dei nipoti di Cosimo fu Lorenzo che soffri’ tanto di gotta!