All’albaun’ombra si è infilata nell’Antica Bottega di Primo, in via Cavour ad Arezzo, compiendo un furto che ha lasciato dietro di sé solo frammenti di vetro e incertezza.
Il rapinatore, con un paletto di ferro, ha infranto la vetrina e ha messo le mani su un modesto bottino di circa 200 euro e alcune bottiglie di alcolici.
Il tutto è accaduto intorno alle 5 del mattino, quando il sonno della città ancora pesava sugli occhi.
La rapina non è passata inosservata.
Le prime luci del giorno hanno rivelato il caos: vetri frantumati, segni di un ingresso forzato e il sapore amaro di un crimine compiuto nell’ombra.
Ma il destino ha giocato contro il ladro: il sangue versato nell’azione criminosa potrebbe rivelarsi la sua firma involontaria, un indizio prezioso per i carabinieri di Arezzo, ora impegnati a gettare luce sull’oscuro scenario.
Le indagini sono appena iniziate, e il mistero si addensa attorno a questa rapina all’Antica Bottega di Primo.
Ma una cosa è certa: il tempo non gioca a favore del ladro.
Ogni frammento di verità, anche il più insignificante, potrebbe portare alla sua cattura.