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venerdì, Marzo 29, 2024
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Idrogeno: il futuro dentro di noi

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Sono giorni dedicati ai Premi Oscar 2024.
Il miglior film e’ stato Oppenheimer, che racconta la storia dell’uomo che inventò la bomba H all’idrogeno.
Così mi sono messo a scrivere sull’idrogeno dentro di noi.

IDROGENO UMANO
L’ idrogeno unito all’ossigeno forma l’acqua: molecola base per la vita biologica. Noi siamo composti sopratutto di acqua.
Tutte le nostre cellule sono come isole sospese in un grande mare interno.
Il processo di senescenza sta nel perdere acqua corporea.
L’acqua è la culla che genera la vita in noi e nella Terra.
La parola “idrogeno” fu inventata nel 1783 dal chimico francese Antoine Lavoisier, dal greco ὕδωρ, ὕδᾰτος, “acqua” e γένος-ου.
Idrogeno vuol dire “generatore” di acqua.
Fini’ male per Lavoisier perché nel maggio 1794 venne ghigliottinato.
Ma fu lui a darci la parola idrogeno.

Il nostro “io biologico” cioè il nostro corpo è’ composto per il 63% di idrogeno.
Noi siamo una vitale formula biochimica composta in prevalenza di idrogeno.
Ma l’intero universo e’ composto per il 73 % da idrogeno.
La luce del Sole e’ generata dall’ idrogeno, così la luce delle stelle.
Perché tutto si basa sull’idrogeno?
Un mistero biochimico.

L’idrogeno lo troviamo nel cibo, carboidrati, lipidi, proteine, modulatori genici, vitamine, fibra alimentare.
Il corpo umano non può produrre idrogeno, lo introduce con il cibo.
Il grasso corporeo e’ il deposito di idrogeno nel nostro organismo.
Il corpo umano utilizza l’idrogeno come fonte energetica principale.
L’idrogeno cellulare e’ ottenuto dalla beta ossidazione degli acidi grassi saturi, molecole introdotte con gli alimenti.

Il viaggio degli acidi grassi saturi alimentari finisce dentro le nostre cellule, nei mitocondri. Questi sono i “forni” che “bruciano” gli acidi grassi saturi, per produrre energia biochimica attraverso il ciclo di krebs con il risultato di avere la molecola che ci dona la vita: ATP adenosintrifosfato.
Il ciclo di Krebs è un sistema biochimico scoperto dallo scienziato americano premiato con Premio Nobel 1953 per la Medicina.
Consiste nel trasferimento dell’idrogeno sull’ossigeno formando acqua, energia (ATP) e anidride carbonica.
Questa reazione biochimica che avviene ogni istante nel nostro corpo non sviluppa calore. Nelle cellule umane non abbiamo l’unione tra ossigeno e carbonio, cioè la combustione con liberazione di calors per la vita delle cellule.

Se il corpo umano usasse il calore per vivere, brucerebbe.
Quindi il calcolo delle Calorie corporee non ha fondamento scientifico.

Tutta l’industria e la civiltà attuale si basa su energia basata sulla combustione, cioè sulla unione tra carbonio e ossigeno, con livelli sempre più inquinanti il clima.
Dentro di noi abbiamo la naturale soluzione energetica per i tempi futuri: l’unione tra idrogeno ed ossigeno.
La natura ha scelto miliardi di anni il migliore sistema energetico: l’idrogeno.
Il nostro corpo umano è un sistema biologico ad idrogeno.
Il futuro e’ dentro di noi.

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Dott. Pierluigi Rossi
Dott. Pierluigi Rossi
Laureato in Medicina Chirurgia è Specialista in Scienza della Alimentazione, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. E’ stato Primario presso la ASL di Arezzo, Servizio Sanitario della Toscana, per 22 anni, Direttore della U.O. Direzione Sanitaria della stessa ASL, dove ha creato e diretto Ambulatorio di Nutrizione Clinica. Docente dal 1995 al 2009 di Scienza della Alimentazione presso la Università degli Studi di Siena. Docente (a.c.) presso la Università degli Studi di Bologna. E’ autore di un considerevole numero di ricerche scientifiche pubblicate in riviste italiane ed internazionali. Autore di libri. Ha fondato la Scuola di Alimentazione Consapevole, dirige e insegna in Master e Corsi di Nutrizione Clinica a medici, biologi, farmacisti e personale sanitario in molte città italiane e all’estero. Ha elaborato il Metodo Molecolare (Dieta Molecolare) che supera il calcolo giornaliero delle Calorie, considerato un artefatto scientifico perché il corpo umano utilizza per il suo lavoro metabolico solo energia chimica (ATP) e non certo il calore.

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