Invito a riflettere sul battito cardiaco.
Possiamo porre quattro dita sul polso e contare il numero dei battiti cardiaci.
Se una persona ha 60 battiti al minuto, il suo cuore ha 86400 battiti in 24 ore.
Se una persona ha 70 battiti al minuto, il suo cuore ha 100.800 battiti in 24 ore.
Se una persona ha più di 70 battiti al minuto, il suo cuore ha un maggiore lavoro.
Più un cuore sale nel numero dei battiti, più invecchia.
Noi non siamo padroni del nostro battito cardiaco perché l’attività del cuore è sotto il controllo del sistema nervoso autonomo, svincolato dalla nostra volontà.
Oggi facciamo una riflessione sul rapporto che esiste tra l’intestino e il cuore.
IL NERVO VAGO realizza il collegamento tra intestino e cuore, svincolato dalla nostra volontà.
Questo nervo raccoglie le stimolazioni viscerali per trasferirle al cervello.
Avere una funzionalità intestinale alterata, un microbiota aggressivo, una disordinata alimentazione giornaliera, una condizione di stress continuo, possono creare una disregolazione tra intestino e cervello che sta alla base di una patologia chiamata sindrome dell’intestino irritabile.
Colpisce una persona su 10, ed è in continuo aumento.
Sono colpite più le donne.
Questa disfunzione intestinale e’ conosciuta con una sigla IBS (Irritable Bowel Syndrome). Chi ha questa sindrome oltre ad avere dolore all’intestino, meteorismo, stipsi o diarrea, ha una riduzione della attività del nervo vago.
Si parla di riduzione del tono del vago, che genera ansia, depressione, mancanza di vitalità…
La riduzione del tono del nervo vago causa anche un aumento della frequenza cardiaca.
Il numero dei battiti cardiaci aumenta.
Quindi se una persona ha notato un incremento dei suoi battiti cardiaci a riposo deve rivolgere la sua attenzione al suo intestino e a valutare la sua alimentazione.
Sto pensando ad organizzare un video incontro on line per la conoscenza della sindrome dell’intestino irritabile nelle prossime settimane, per conoscere il quadro clinico di segni e sintomi clinici che vanno gestiti non solo con i farmaci.
La conoscenza genera salute.
L’ignoranza, intesa come non conoscenza, può generare malattia, stress, mancanza di energia e di vitalità.