Come medico e come cittadino sto vivendo la vicenda dei trattori sulle strade, in città, fuori dai campi agricoli.
Ho la responsabilità di una azienda agraria di 1300 ettari, tutta in agricoltura biologica.
Sto attuando l’agricoltura rigenerativa per incrementare il carbonio organico nei nostri terreni agricoli.
Insegno presso la Università di Siena – Arezzo “I Sistemi di Qualita’ e Sicurezza Nutrizionale.
Conosco i problemi economici degli agricoltori.
Sono veri problemi di sopravvivenza economica per aziende agrarie composte da pochi ettari agrari.
Esiste un serio rischio di una progressiva espansione del latifondo a scapito di piccole aziende agricole.
L’agricoltura va collegata alla industria alimentare e alla grande distribuzione commerciale. Stiamo vivendo il più rapido e profondo cambiamento nella gestione del cibo dal paleolitico ad oggi.
L’ agricoltura industriale, intensiva sta rendendo deserto il terreno agricolo che ha perso la sostanza organica, il carbonio organico, i minerali.
Il valore nutrizionale degli alimenti coltivati in un terreno agricolo con ridotto carbonio organico si sta riducendo giorno dopo giorno.
In questo difficile scenario desidero riflettere su alcuni punti dell’accordo verde, Green Deal. Oggi è criticato in modo netto ma va conosciuto
Questi sono alcuni obbiettivi del Green Deal:
– ridurre del 50% l’uso dei pesticidi chimici entro il 2030;
– ridurre le perdite di nutrienti di almeno il 50%, garantendo nel contempo che non si verifichi un deterioramento della fertilità del suolo; in tal modo l’uso dei fertilizzanti sarà ridotto di almeno il 20% entro il 2030;
– ridurre del 50% le vendite di antimicrobici per gli animali da allevamento e per l’acquacoltura entro il 2030;
– destinare almeno il 25% della superficie agricola all’agricoltura biologica entro il 2030.
Anziché fermare l’import degli alimenti da Paesi extracomunitari che non rispettano gli stessi criteri sanitari, ambientali che valgono in Europa, si e’ deciso di usare più pesticidi in agricoltura.
Importare alimenti da Paesi che non rispettano l’ambiente è una forma di concorrenza sleale perché l’industria alimentare e la grande distribuzione commerciale acquistano gli alimenti a prezzi inferiori rispetto agli alimenti offerti dalla agricoltura italiana, europea.
Il maggiore uso di pesticidi e di fertilizzanti nei campi agricoli italiani ed europei non garantirà una maggiore resa economica alle piccole aziende agricole, perché e’ sempre più scarsa la produttività del terreno agricolo.
E’ reale il rischio di inquinare l’ambiente e di avere un cibo di minore qualità e sicurezza nutrizionale, senza un sostanziale miglioramento delle condizioni economiche dell’agricoltura italiana. Ogni giorno mangiamo 2-3 kg di cibo e gran parte della nostra salute è legata alla qualità del cibo.
Siamo all’inizio di una profonda crisi alimentare, che inciderà non solo nella economia, ma anche nella salute umana, animale, ambientale.
I TRATTORI E… MARX
“La sussunzione reale consiste nella trasformazione da parte del capitalista del contenuto del processo lavorativo: introduce nuovi ritmi di lavoro, aumenta (o riduce anche) il numero di lavoratori, li riunisce in aziende, li fa lavorare insieme alla catena, adotta nuovi macchinari, cambia cosa si produce, ecc. per incrementare la valorizzazione del capitale (per aumentare la produttività del lavoro).
Ad es. il contadino in questo caso passa dal lavoro senza macchinari, con un uso ridotto di fertilizzanti, con una coltivazione non intensiva, ecc. ad un lavoro con strumenti moderni, uso di agenti chimici, maggiore produttività, minori pause, ecc.”