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venerdì, Marzo 29, 2024
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Furto dal presepe della chiesa Sant’Agnese: l’appello dei fedeli

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La magia del  Natale è stata offuscata da un gesto tanto insensato quanto sacrilego nella   comunità di Pescaiola, ad Arezzo.
Venerdì mattina, al risveglio, i parrocchiani della chiesa di Sant’Agnese si sono trovati di fronte a una scena sconcertante: il bambinello benedetto la notte di Natale, rappresentante Gesù nel presepe, era stato rubato.

Come riferisce il Corriere di Arezzo, questo non è il primo episodio del genere, e il prete, don Severino Bernardini, ha dimostrato di essere un uomo previdente avendo alcune riserve di bambolotti di scorta. Tuttavia, la tristezza e lo sgomento tra i fedeli erano palpabili.
“Non c’è più religione”, hanno commentato molti, disorientati per un gesto così irrispettoso.

Il furto è stato scoperto quando i parrocchiani si sono recati alla chiesa e hanno notato l’assenza del piccolo Gesù dalla mangiatoia.
In un tentativo di commuovere il cuore del ladro, hanno adagiato un biglietto nel presepe con la semplice richiesta: “Per favore, riportami in culla”.
Un appello diretto, ma purtroppo inefficace.

Don Severino Bernardini ha dovuto agire prontamente, sostituendo il bambolotto trafugato con uno di riserva, mantenendo viva la tradizione della rappresentazione della nascita di Gesù.
Il prete mantiene comunque una spruzzata di speranza che il ladro possa ravvedersi e restituire il sacro oggetto.

Questo episodio solleva domande sulla società moderna e il rispetto per le tradizioni e le credenze religiose.
Mentre la comunità di Sant’Agnese cerca di elaborare questo spiacevole incidente, resta l’auspicio che la spiritualità e il rispetto possano prevalere, riportando la serenità in questo periodo festivo.

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