Il Dup
L’approvazione del documento unico di programmazione costituisce elemento indispensabile e propedeutico per l’approvazione del bilancio di previsione finanziario 2024/2026, quest’ultimo all’ordine del giorno nella seduta di giovedì prossimo.Continua a leggere
Il Dup si articola nelle cinque linee strategiche che riportano i capisaldi programmatici dell’attuale amministrazione: “La città di tutti e di ciascuno”, “La città della crescita sostenibile”, La città della cultura come capitale”, “La città europea, resiliente e innovativa”, “La città del benessere”.
Introdotto per i Comuni nel 2011 con decreto legislativo, si compone di due sezioni: strategica e operativa.
La prima è di carattere generale e sviluppa, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi dell’ente con un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo.
La seconda contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale corrispondente al bilancio triennale di previsione.
L’assessore Alberto Merelli entrando nello specifico delle cinque linee strategiche ha ricordato i punti salienti che le traducono: “in merito alla prima abbiamo cercato di sviluppare e promuovere il ruolo dei Cas anche alla luce della scomparsa delle circoscrizioni.
Tra le altre azioni individuate, abbiamo: il potenziamento degli investimenti per il terzo settore grazie alla Fondazione Arezzo Comunità che dovrà essere implementata anche nel numero dei soci che sono già 50, progetti per famiglie e bambini, lo sviluppo della polizia locale, l’anagrafe della coesione sociale come tavolo condiviso tra tutti gli operatori coinvolti per evitare ‘migrazioni’ da uno sportello all’altro, servizi di volontariato che facilitino persone con ridotta mobilità, incentivazione della fruizione sportiva.
Il motore della seconda linea strategica è la Fondazione Arezzo InTour.
In merito alla terza linea strategica, puntiamo per il 2025 a rendere Arezzo una delle città più digitali d’Italia.
E ancora: sviluppo del turismo religioso, culturale ed enogastronomico, lo sviluppo di Oro d’Autore, la riduzione della quantità e l’aumento della qualità dei rifiuti prodotti, il progetto Arezzo Green, l’implementazione della Fondazione Guido d’Arezzo, la valorizzazione dell’anniversario che riguarda Giorgio Vasari, il sostegno economico delle associazioni che lavorano con i giovani, la comunicazione con i cittadini tramite gli strumenti che quotidianamente utilizziamo con gli smartphone.
La quarta linea strategica vede protagonisti il Pionta, la riqualificazione dell’area ex Cadorna, uno studio di fattibilità dell’anello a nord, la riduzione del rischio idraulico, il progetto di terzo luogo. La quinta prevede partnership con Arezzo Casa per la manutenzione dell’edilizia residenziale pubblica, di affrontare il tema della morosità, la protezione delle donne vittime di violenza, la protezione degli animali, un cimitero per gli animali di affezione, l’ambulatorio veterinario sociale e il progetto di una sanità del futuro incentrata innanzitutto sulla seconda casa della salute al Baldaccio.
Sono 40.297.000 euro i fondi Pnrr di cui dispone il Comune.
Il 2023 è stato un anno importante per quanto riguarda la progettazione e l’affidamento delle gare, i successivi si caratterizzeranno per la loro realizzazione anche perché siamo dentro al cronoprogramma che ci siamo dati.
A questo punto i numeri del bilancio che illustrerò giovedì andranno letti nell’ambito di questa cornice generale”.
Luciano Ralli ha riconosciuto le luci del Dup, “ma il mio ruolo evidentemente è quello di rimarcarne le ombre, dal turismo oggettivamente cresciuto nell’ambito però di una città che non sembra pronta ad assorbire questo sviluppo, dal numero molto alto di progetti che porta a inevitabili difficoltà nel realizzarli tutti, dalle opere pubbliche ancora al palo e che sembrano trovare realizzazione solo negli ultimi anni di consiliatura.
Il cavallo di battaglia di Arezzo capitale della cultura sembra oramai tramontato”.
Michele Menchetti ha lanciato lo slogan “meno fondazioni e più Comune.
Sono contrario a questa scelta di esternalizzare, specialmente per quanto riguarda scuola e sociale. I numeri del turismo si sono visti ma occorre migliorare l’accoglienza sotto ogni punto di vista, parcheggi, circolazione stradale, bagni pubblici.
Si parla poi di gestione dei rifiuti e di aumento della differenziata ma al contempo, contraddittoriamente, di sviluppo dell’incenerimento.
Vorrei sapere poi il destino dei 175.000 euro destinati lo scorso anno alle mura di Castelsecco.
Le risposte sui giovani e sui problemi che affrontano risultano insufficienti e non si può pensare a un dormitorio aperto solo per un periodo dall’anno come se stare di notte all’aperto fosse meno disagevole in certi mesi”.
Per Marco Donati “la premessa politica del Dup non è stata un atto particolarmente edificante.
E mi riferisco al richiamo scritto del sindaco e del presidente del Consiglio Comunale ai consiglieri comunali di maggioranza, pretendendo la loro presenza alle sedute.
Quando ogni consigliere comunale esercita la sua funzione senza vincolo di mandato. Ma c’è bisogno per una maggioranza di ricordarsi di votare i documenti più importanti?
Si amministra con il cuore non solo con i numeri.
Molti giovani non vedono la città del benessere, molte famiglie non vedono la città dell’inclusività.
Le classifiche non sono lusinghiere sulla raccolta dei rifiuti e sulla digitalizzazione. Trovo poi difficoltà a trovare indicatori di vitalità turistica, che non può essere ridotta al periodo natalizio.
Sulle opere pubbliche qualche difficoltà c’è stata”.
Valentina Vaccari: “quando metteremo in rete tutti gli attori protagonisti sul tema della scuola?
Per affrontare ad esempio l’abbandono scolastico i cui dati sono allarmanti.
Perché avviene? Già alle medie abbiamo classi con ragazzi che hanno superato l’età per frequentarle, magari immigrati annuali o biennali, con conseguenti problemi linguistici o di bullismo.
Chi frequenta una terza media a 17 anni, magari non ha voglia di trascorrere del tempo con ragazzini più piccoli. Tutto poi si lega: dalla scuola le discriminazioni arrivano al mondo del lavoro”.
Dodici gli emendamenti illustrati da Francesco Romizi, sui Cas da valorizzare e promuovere più di quanto faccia la giunta, sulle soluzioni da trovare per le famiglie più fragili e i servizi di cui dovrebbero beneficare, sulla ripartenza dei progetti della Città dei Bambini e del vigile di quartiere, sulla riapertura della Casa delle Culture e la riattivazione degli Sprar, il sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati, sulla sicurezza nel lavoro e l’accesso al credito, sul piano comunale per la riduzione dei rifiuti, sulla valorizzazione del verde, sulla mobilità urbana e il servizio pubblico locale da rendere prevalente rispetto all’auto privata, sul servizio idrico, sulla nuova sede della PM da realizzare in via Tagliamento, sull’eliminazione del cosiddetto anello a nord.
L’assessore Alberto Merelli ha definito “irricevibili gli emendamenti.
Per la ragione fondamentale che il Dup è la proiezione del programma elettorale del sindaco ed evidentemente se quel programma è risultato vincente ed è stato premiato rispetto a programmi diversi, non potrà certo essere mutato sulla base delle previsioni contenute nei secondi”. Gli emendamenti sono stati respinti.
Il Dup è stato approvato con 18 voti favorevoli e 10 contrari, 28 i votanti.
Le interrogazioni
Dopo un munito di raccoglimento in memoria di Carlo Benucci richiesto da Roberto Cucciniello, la prima interrogazione è stata presentata dai consiglieri comunali Alessandro Caneschi e Giovanni Donati e ha avuto per oggetto il recente avviso pubblico per il campo sportivo di Pratantico: “ci preme garantire l’utilizzo dell’impianto a favore di una società sportiva, nata otto anni fa e costituita dagli abitanti della frazione.Continua a leggere
L’assessore Federico Scapecchi ha ricordato che “sulla base della legge regionale che regola l’utilizzo degli impianti sportivi, la modalità di affidamento che stiamo seguendo è assolutamente conforme.
Così come è in linea con quella normativa premiare, sulla base dei bandi, le società sportive che eseguono opere di riqualificazione.
Oltre a questo, sempre la legge regionale specifica che necessita una ‘garanzia di imparzialità’ a favore di tutti i soggetti sportivi, che hanno diritto a utilizzare l’impianto.
Ciò significa che il gestore programma le proprie attività ma deve favorire un accesso generalizzato, in orari ovviamente congrui.
E questo succederà anche per Pratantico senza alcuna privatizzazione. L’amministrazione comunale peraltro con il voucher sport che abbiamo introdotto tre anni fa, risponde alla vocazione ‘sociale’ dello sport a cui crediamo molto”.
Vocazione confermata anche dal sindaco Alessandro Ghinelli che ha ricordato la sua partecipazione a un recente incontro internazionale in Francia, “presso Parigi, in un sobborgo che per dimensioni può essere paragonato ad Arezzo.
È emerso proprio il tema del rapporto con l’inclusività, che intendiamo sposare, a dimostrazione di quanto sia viva la nostra consapevolezza della funzione dello sport”.
Michele Menchetti ha chiesto spiegazioni sulla chiusura del parco dell’anfiteatro causata dalla caduta di un albero.
“La riapertura è slittata più volte.
Esiste un accordo tra Comune di Arezzo e direzione del museo proprio su quest’area, ancora però non fruibile”.
L’assessore Alessandro Casi: “il parco è di proprietà della direzione regionale dei musei della Toscana che ci ha coinvolto a seguito del pino caduto.
Dopo di che, la direzione museale ha lavorato alla stesura di una relazione molto circostanziata da cui sono emersi tutti gli interventi per mettere in sicurezza l’area e che riguardano numerose piante.
Considerato l’impegno necessario, oggi non posso sbilanciarmi sui tempi ma l’amministrazione intende partecipare allo sforzo dell’ente museale per risolvere ogni situazione”.
Simon Pietro Palazzo ha ricordato il susseguirsi di notizie su stazione alta velocità e lavori sulla Due Mari: “due infrastrutture sulle quali alcune proposte che abbiamo ricevuto risultano francamente irricevibili”.
Il sindaco Alessandro Ghinelli: “per quanto riguarda la Due Mari, infrastruttura attesa da questo territorio da 40 anni, sembra che il ministero sia disponibile a mettere le campo le risorse necessarie per la sua realizzazione.
Entrando in aspetti più specificatamente tecnici, la posizione del Comune, oggetto di dibattito anche in quest’aula, non eccepisce sul tracciato della Due Mari, eccetto l’esigenza di rivedere alcune criticità all’altezza dello svincolo della Magnanina.
Ci saranno in merito ulteriori riunioni per aggiornare il progetto. La realizzazione delle due bretelle, in particolare quella San Zeno-Ponte a Chiani, così come previste, ha un forte impatto su proprietà private e per lo sviluppo del tracciato in altezza sarebbe necessaria una movimentazione di terra da altre provincie, con annessa circolazione di mezzi pesanti. Il commissario ha dichiarato in conferenza dei servizi che l’Anas non ha intenzione di cambiare tracciato ma sembra essersi aperta la porta per una soluzione che prevede lo stralcio di questa bretella, da rimandare a un momento successivo e magari ripensandola. E questa per noi è una soluzione accettabile.
Per quanto riguarda la stazione Medioetruria, il tavolo tecnico ha partorito una localizzazione, quella di Creti, ma siamo in attesa delle motivazioni che sostengono quella scelta.
Qualcosa potrà cambiare dopo che saremo venuti a conoscenza delle stesse. In questo momento, Arezzo città è servita dall’alta velocità grazie a servizi di collegamento con Milano e Roma.
Se venisse realizzata una stazione a Creti, avremo un’infrastruttura a 40 minuti di auto, raggiungibile peraltro con una viabilità non adeguata. Una scelta non accettabile per la nostra città.
Se dovessimo trovarci di fronte all’alternativa o Rigutino o niente, preferisco la seconda ipotesi.
Mi preme infine rimarcare come questo territorio manchi di unità d’intenti: questa città vive di industria e non capisco perché la componente produttiva più importante del territorio non abbia apposto alcuna firma in calce a una richiesta sacrosanta”.
Sul convegno dedicato a Oreste Ghinelli, Alessandro Caneschi ha illustrato un’interrogazione firmata dai gruppi del Pd, Arezzo 2020 e Movimento 5 Stelle: “il patrocinio della presidenza del Consiglio Comunale ha sempre escluso eventi di carattere politico, tanto che a oggi ne è stato organizzato solo uno, sulla Multiutility.
La presidenza non ha partecipato al convegno su Aldo Ducci mentre domani c’è quello dedicato all’ex segretario comunale del Msi.
Se ogni forza politica ha diritto di celebrare le personalità che vuole, non può farlo la presidenza del Consiglio Comunale che dovrebbe mantenere una terzietà rispetto a figure di parte.
Oreste Ghinelli era distante dai valori antifascisti e all’opposizione delle giunte Ducci, non ha rinnegato la sua adesione alla Rsi e ha difeso persone accusate di fatti di terrorismo di matrice neofascista.
Chiediamo se non sia il caso di cancellare l’evento”.
“Per quanto mi riguarda – ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale Luca Stella – quell’ideologia è morta e sepolta.
Nello specifico, si tratta di un’iniziativa per celebrare un avvocato e un consigliere comunale che ha ricoperto quest’ultimo ruolo per 37 anni.
Questa presidenza è sempre disponibile a organizzare eventi, a prescindere da qualsiasi appartenenza politica, religiosa o di altro genere del protagonista. Sono dispiaciuto di non avere partecipato alla celebrazione di Aldo Ducci, magari lo avrei fatti se mi fosse stato richiesto”.
Mattia Delfini ha chiesto chiarimenti sulla “cosiddetta ‘sosta selvaggia’ adiacente al campo sportivo di Quarata.
“Sono al corrente di un incontro tra gli assessori Federico Scapecchi, Alessandro Casi, la dirigenza della società sportiva e alcuni abitanti della frazione.
È una problematica di risolvere e chiedo con quali soluzioni”.
L’assessore Federico Scapecchi ha ricordato che “le molte attività promosse della società sportiva in questione hanno comportato l’incremento della circolazione automobilistica e della sosta nei pressi dell’impianto.
I residenti hanno lamentato alcune criticità e abbiamo per questo valutato più soluzioni: nelle vicinanze dell’impianto c’è innanzitutto un’area verde che non è però opportuno trasformare in parcheggio vista la sua natura e la sua recente creazione. Per trovare nuovi stalli avremmo potuto acquisire nuovo terreno ma questo avrebbe comportato un inevitabile allungamento dei tempi.
Abbiamo inoltre scartato l’ipotesi di nuovi parcheggi lungo la viabilità esistente perché avremmo dovuto modificare il senso di marcia della carreggiata trasformandola in senso unico, fattispecie che gli abitanti non hanno giudicato favorevolmente.
Abbiamo dunque scelto di installare dissuasori sui marciapiedi per evitare che vengano utilizzati per la sosta e di sfruttare la strada che costeggia la tribuna dell’impianto sportivo, convertendo quelli esistenti in parcheggi disegnati a lisca di pesce.
Ricaveremo 25/30 posti ulteriori. È una prima risposta.
Sarà mia cura comunque parlare con la PM e la società sportiva per rendere il meno impattanti possibile gli eventi che comportano consistenti affluenze di pubblico”.
Alessandro Caneschi e Giovanni Donati hanno chiesto chiarimenti sull’immobile posto in piazza Edo Gori 1: “un atto di indirizzo su quell’immobile approvato quasi all’unanimità chiedeva di poter valutare la possibilità di renderlo disponibile a favore del quartiere di Porta Santo Spirito, che oggi sconta mancanza di spazi, per ampliare la sua attività sociale e ricreativa. Si sono verificate le condizioni per addivenire a un’assegnazione di quei locali al quartiere”?
L’assessore Alberto Merelli ha annunciato risposta scritta.
Egiziano Andreani: “sull’antifascismo ancora una sceneggiata che dimostra solo ancoraggio al passato”
“Anche oggi in Consiglio Comunale, abbiamo assistito alla ‘sceneggiata sull’antifascismo’. Nel 2023 parlare di fascismo, antifascismo, comunismo e anticomunismo significa avere la testa nel secolo scorso, senza vivere la realtà attuale.Continua a leggere
È molto importante, invece, mantenere la memoria storica, per evitare di nuovo questi errori e orrori del passato, che si equivalgono come crimini compiuti a danno dell’umanità, ma continuare a cavalcare questi argomenti divisivi dimostra il vuoto politico in cui annaspano alcune aree politiche.
Per risolvere i problemi, non bisogna vivere nel passato ma proiettarsi in avanti e guardare al futuro”.
Federico Scapecchi “Il consigliere comunale Giovanni Donati del Pd studi la legge regionale in materia di sport anziché perdere tempo a leggere i miei post sui social network.
Si risparmierà in futuro domande inutili e critiche al suo stesso partito che ha approvato in regione nel 2015 tale normativa”Continua a leggere
“Fanno sorridere le esternazioni del consigliere comunale Giovanni Donati che, nel corso del Consiglio Comunale, ha presentato un’interrogazione firmata anche dal suo collega Alessandro Caneschi. Entrambi i consiglieri del Pd hanno più volte dichiarato pubblicamente che, a loro giudizio, non conosco il mondo dello sport in quanto attuo politiche sull’affidamento degli impianti penalizzanti sia per le società sportive che per gli utenti.
Come dimenticare le critiche ai progetti di riqualificazione che questa amministrazione porta avanti da un anno e mezzo e che tuttavia, in questo lasso di tempo, hanno consentito di raccogliere investimenti delle società sportive per oltre 2 milioni di euro su impianti che erano, sono e resteranno pubblici?
Come dimenticare anche le critiche alla gestione sociale dello sport dove, sempre secondo loro, l’effetto dei bandi di riqualificazione degli impianti sportivi crea un aumento delle rette per i giovani e le loro famiglie?
Peccato per i suddetti consiglieri che gli oltre 2.500 beneficiari dei 360.000 euro investiti nei voucher sport da questa amministrazione in 3 anni conoscano una realtà diversa e ben differente rispetto a quando questo bonus, che consente di alleggerire le spese di iscrizione ai corsi sportivi per le famiglie con ISEE inferiore a 20mila euro, non esisteva. Erano gli anni del Pd al governo della città, gli stessi anni dove i gestori degli impianti sportivi comunali ricevevano complessivamente circa 30.000 euro l’anno dal Comune come aiuto alla gestione, una cifra che ho voluto venisse più che raddoppiata o addirittura triplicata, come in occasione del caro utenze del 2022.
La realtà è che i due consiglieri del Pd, ancora una volta, hanno dimostrato non solo di ignorare i numeri, non solo di non sapere che i bandi di riqualificazione del mio assessorato e i relativi criteri sono pienamente coerenti con la legge regionale voluta dal Pd nel 2015, ma anche di non avere argomentazioni e di essere costretti a scadere sul personale. E qui mi riferisco al solo Donati, che non sapendo più cosa dire ha tirato in ballo, nella sua replica, la mia attività sui social network.
Sono felice di averlo tra i miei follower, ma forse sarebbe meglio per lui studiare la normativa regionale che il suo stesso partito ha approvato ormai quasi nove anni fa anziché guardare i miei post.
Si sarebbe accorto che è inutile chiedere al Comune di inserire nei bandi di gestione l’obbligo, per il futuro gestore, di garantire l’uso alla squadra del paese, perché è la stessa legge regionale, la 21 del 2015, che al comma 1 dell’articolo 15 dispone che tra i criteri per affidare gli impianti in gestione debba esserci la garanzia di apertura a tutti i cittadini e l’imparzialità nel permettere l’utilizzo ai soggetti sportivi che ne fanno richiesta all’affidatario.
Si sarebbe anche accorto che lo stesso articolo dispone che l’affidamento in gestione sia commisurato all’entità degli interventi di innovazione e miglioramento dell’impianto che il soggetto affidatario si impegna ad effettuare.
Le stesse innovazioni e gli stessi miglioramenti che noi indichiamo nei bandi e che spesso vanno a risolvere problemi annosi, risalenti agli anni delle amministrazioni di centrosinistra”.
Pd, Arezzo 2020, Movimento 5 Stelle: “Il Consiglio Comunale non deve ospitare il convegno su Oreste Ghinelli”
“Insistiamo con la richiesta: il convegno su Oreste Ghinelli nell’aula di Consiglio Comunale non si deve svolgere.
E questo a prescindere dalla professione di avvocato svolta dal protagonista, anche se in merito alla stessa va ricordata la sua difesa in aula a favore di esponenti del terrorismo neofascista.Continua a leggere
Ma la cosa più importante è che Oreste Ghinelli è stato un politico di parte e non una figura istituzionale. Basterebbe questo.
Va tuttavia aggiunto che non è possibile sottacere di quale parte sia stato protagonista: la Repubblica sociale e il Movimento sociale.
Il Consiglio Comunale di un capoluogo di una provincia medaglia d’oro della Resistenza non è luogo opportuno per commemorarlo e di questo il presidente Luca Stella dovrebbe prendere atto.
Non siamo dinanzi a un aretino illustre, a meno che l’aggettivo illustre non si debba estendere a persone come Oreste Ghinelli o Licio Gelli, quest’ultimo d’altronde lodato dall’attuale sindaco, figlio di Oreste”.
“Piazza della Libertà. Nessuna via o piazza di Arezzo ha cambiato tante volte nome come questa: piazza dei Priori, della Comunità, del Comune, dei Martiri fascisti, dei Martiri antifascisti, della Libertà.” (Angelo Tafi, Guida di Arezzo, pag. 249).
Su questa falsariga, possiamo aspettarci, se tanto ci dà tanto, una: Piazza Oreste Ghinelli “politico, avvocato, artista”?
La verità di oggi è nell’errore di ieri e costituisce l’illusione di domani.