Le interrogazioni
Votato anche l’atto d’indirizzo di Fratelli d’Italia sulle telecamere da implementare in alcune aree del centro storico
La prima interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Roberto Cucciniello sui lavori ai giardini Porcinai in piazza della Repubblica.Continua a leggere
Credo altresì che il periodo migliore per i lavori sia quello che intercorre tra novembre e la prossima primavera ed è proprio in merito alle tempistiche che chiedo chiarimenti in merito”.
L’assessore Alessandro Casi ha chiarito che l’intervento prevede “sistemazioni e riqualificazione di aiuole e marciapiedi in modo tale da riportare l’area alla sua identità originaria e un’attenzione specifica all’illuminazione.
Il progetto definitivo è della primavera 2023, con tanto di placet della Soprintendenza, con la quale ho privilegiato un percorso condiviso.
La Soprintendenza stessa ha subordinato il suddetto placet ad alcune prescrizioni. Stiamo portando avanti ulteriori approfondimenti tecnici in vista del progetto esecutivo che intendiamo approvare entro novembre.
Dopo di che, verrà bandita l’assegnazione dei lavori che dovrebbero di conseguenza cominciare ad aprile del prossimo anno: verrà previsto nel cronoprogramma che siano portati avanti in base alle manifestazioni che vi si svolgono, tra cui le due giostre del saracino che interessano il quartiere”.
Alessandro Caneschi ha chiesto chiarimenti sulle tempistiche relative all’iter di risoluzione del contratto per la realizzazione della nuova sede della PM, in virtù anche della particolare natura del rapporto giuridico tra amministrazione pubblica e impresa coinvolta.
L’assessore Marco Sacchetti: “la risoluzione del contratto è già avvenuta.
Questo sta generando una copiosa corrispondenza legata al procedimento di escussione. Da un punto di vista giuridico, l’immobile attualmente non è un cantiere né di proprietà e nella disponibilità dell’amministrazione comunale, aspetti che configurano un problema nel problema.
Mi dicono che l’area è di nuovo abbandonata per cui compiremo sopralluoghi propedeutici all’emissione di eventuali ordinanze per impedire che le criticità comportino degrado e pericoli.
La cosa più naturale sarebbe ovviamente riacquisire l’edificio e portare a compimento il progetto”.
Ancora Alessandro Caneschi ha chiesto perché sono stati tolti i dossi deceleranti in via Tortaia e se questa strada sarà dotata di pista ciclabile con conseguente chiusura al traffico del sottopasso che collega la zona Tortaia con il villaggio Colombo.
“I dossi – ha specificato l’assessore Alessandro Casi – sono stati tolti perché deteriorati e dunque pericolosi per i mezzi. Dovranno essere sostituiti.
Il progetto di pista ciclabile è in fase avanzata, collegherà quelle esistenti di via Alfieri e di via del Vingone. Il sottopasso non verrà interdetto alla circolazione veicolare”.
Giovanni Donati ha chiesto se gli annunciati lavori alle case popolari che utilizzavano il bonus 110 per cento saranno comunque realizzati viste le novità intervenute a livello nazionale. “La misura come noto ha sollevato molte critiche ma chi ha saputo sfruttare il momento, per fabbricati che si trovano in pessimo stato di conservazione, avrà a disposizione nei prossimi anni edifici con maggiore efficienza energetica e strutturale. Gli interventi sono stati annunciati quasi un anno fa, a dicembre 2022 e comportavano l’investimento di 12 milioni di euro.
Nulla abbiamo visto finora, se non la perdita di un’occasione irripetibile”.
L’assessore Monica Manneschi ha chiarito che “a dicembre 2022 era stato annunciato un pacchetto d’interventi frutto di un accordo tra Comune e Arezzo Casa, con un investimento importante del Comune stesso di circa 2 milioni di euro, messo in campo proprio per permettere ai lavori del 110 di partire.
A gennaio 2023 è stato aperto il bando che purtroppo è andato deserto e non è stato dunque sfruttato dall’imprenditoria locale e nazionale.
Anche Firenze ha conosciuto la stessa esperienza e potrei fare altri esempi in Italia. Con soddisfazione però voglio dire che nonostante il bonus non abbia avuto compimento, questa amministrazione, che ha a cuore il patrimonio immobiliare pubblico e i cittadini che vi abitano, ha deciso di non disperdere i circa 2 milioni di euro a cui ho accennato, utilizzandoli per la riqualificazione di questo patrimonio, in particolare di 70 appartamenti della zona Tortaia e di via Alfieri caratterizzati da una copertura piana che inevitabilmente comporta infiltrazioni nelle stanze sottostanti.
Nel frattempo in via Darwin è stato rimosso l’amianto e sono state coibentate le facciate mentre abbiamo privilegiato, rispetto a Indicatore, altri fabbricati, come quelli di via Funghini, che necessitano di più immediata manutenzione”.
Ancora Giovanni Donati ha chiesto delucidazioni sul destino di alcuni ponti che permettono il superamento di alcuni torrenti sparsi nel territorio comunale.
“Sono previste demolizioni nei prossimi mesi soprattutto di passaggi in strade vicinali che comporterebbero difficoltà a chi abita nelle case servite.
Tali strade saranno poi adeguate? È previsto il rifacimento di questi ponti”?
L’assessore Alessandro Casi: “la situazione attuale che registriamo per molti ponti non è più compatibile con le normative attuali.
E si parla di un numero importante, almeno qualche decina. Abbiamo avviato un iter con il genio civile per stabilire una scala di priorità e un calendario di interventi.
Non possiamo certo partire dalla sorgente alla foce di ogni torrente e buttare giù tutto quanto troviamo.
Ed è ovviamente necessario procedere prefigurando soluzioni di viabilità alternativa che permettano ai cittadini di arrivare alle loro case”.
Sempre Giovanni Donati ha posto l’attenzione sui criteri con i quali sono state imposte le opere alle associazioni sportive dilettantistiche che poi partecipano agli avvisi pubblici di riqualificazione e gestione degli impianti sportivi.
“Noto alcune voci di spesa contraddittorie, sugli accatastamenti o sugli impianti e il loro adeguamento, perciò chiediamo da quali calcoli scaturiscono le cifre che compaiono nei bandi e che assumono carattere di obbligatorietà”.
“Oltre ad aspetti normativi nazionali e regionali – ha sottolineato l’assessore Federico Scapecchi – rispetto ai quali non possiamo prescindere, le cifre che sono ‘proposte’ nei bandi, non ‘imposte’, sono stabilite prendendo come riferimento la spesa per opere omologhe già realizzate in altri impianti, preventivi di ditte specializzate, prezziari regionali, per mantenersi comunque il più possibile in linea con i prezzi di mercato. La verifica dell’esecuzione dei progetti è di carattere documentale e va dall’acquisizione di fatture, verifiche degli impianti e accatastamento finale”.
Alessandro Caneschi ha chiesto chiarimenti sul parco di via Giovanni Acuto: “la conclusione dei lavori è stata più volte posticipata, nel frattempo è andata deserta la gara per individuare il gestore delle strutture che vi insistono.
Le domande dunque sono: quando saranno consegnati i lavori e a chi verrà affidata la gestione”?
L’assessore Alessandro Casi: “la chiusura del cantiere è fissata al 30 novembre 2023, in effetti sono emersi alcuni problemi rispetto al primo cronoprogramma che ci hanno portato a rimodulare la scadenza.
I lavori sono stati inoltre oggetto di aggiustamenti come quello sul posizionamento di un campo da calcetto.
Adesso procediamo con la sistemazione dell’area verde e con l’installazione di un impianto fotovoltaico.
Il gestore dovrà assumere l’impegno di portare avanti l’attività del bar e dei campi da calcetto, tutto il resto delle superfici sportive e ludiche avrà ovviamente libero accesso. Analogamente a tutti i parchi comunali, anche questo rispetterà un orario di apertura e chiusura”.
Al termine delle interrogazioni, il Consiglio Comunale ha approvato con 21 voti favorevoli e 4 astenuti l’atto d’indirizzo di Fratelli d’Italia sull’aumento dell’illuminazione in alcune zone del centro storico, già discusso nell’ultima seduta.
Del contenuto dell’atto e del dibattito era stata data notizia il 19 ottobre con uno specifico comunicato consultabile qui
Nota del consigliere comunale Michele Menchetti
“Consiglio Comunale, senza parole in tutti i sensi”
“Due interrogazioni depositate, entrambe con carattere di urgenza, e nessuna illustrata. Perché?Continua a leggere
A causa dei nuovi criteri adottati dalla presidenza del Consiglio Comunale in base ai quali sono state illustrate sei interrogazioni dello stesso partito mettendo in soffitta la prassi secondo cui le interrogazioni lette erano diversificate rispetto ai gruppi consiliari che le presentavano e tenendo conto della consistenza degli stessi.
Ma di fronte a sei interrogazioni ininterrotte dov’è la proporzione.
È stata citata l’ultima commissione capigruppo in cui sarebbe avvenuta la comunicazione di quanto successo oggi.
Aggiungo peraltro che se la capigruppo è convocata per le 18,30 non può cominciare con ritardo, come peraltro accade sempre al Consiglio Comunale, perché i presenti potrebbero avere altri impegni al termine della stessa che non possono rimandare.
Eppoi cos’è che determina l’urgenza di un’interrogazione?
Se voglio trattare del tema, ad esempio, della festa di Capodanno, qual è il miglior momento se non dopo un paio di giorni dalla notizia dell’apertura del bando?
Se voglio trattare il forte degrado che attanaglia piazza della stazione, i giardini Porcinai, Poggio del Sole e zone limitrofe, perché non posso farlo nell’assemblea dei rappresentanti dei cittadini?
E dov’è il sindaco di nuovo?
Non in aula.
Che strano.
Allora mi domando: a cosa serve fare la programmazione annuale del Consiglio Comunali se non si riesce a organizzare i lavori al meglio e il primo cittadino è malato il 19 ottobre, giorno di Consiglio, si riprende alla grande già il giorno dopo perché è stato visto in occasioni pubbliche, e il giovedì successivo va a Genova in trasferta, pare all’assemblea dell’Anci.
Io sarei disposto anche a modificare il giorno programmato perché a questo punto pretendo che Ghinelli porti rispetto e sia in aula. Altrimenti si faccia da parte”.
I consiglieri comunali di Scelgo Arezzo Valentina Sileno e Marco Donati
“La rotatoria di Via Fiorentina ormai è un tabù per la Giunta Ghinelli
Impedito a Scelgo Arezzo di presentare un’interrogazione sullo stato dei lavori”
“Nel Consiglio Comunale di oggi non è stata data la possibilità al nostro gruppo di chiedere chiarimenti, attraverso un’interrogazione urgente, sui lavori in corso tra via Fiorentina, viale Don Minzoni e viale Amendola: la ormai fantomatica ‘Rotatoria’. Continua a leggere
Un fatto gravissimo e arrogante nei confronti dell’opposizione.
Sono decine gli operatori commerciali preoccupati per la decisione, dopo anni e anni di ritardi, di far partire un parte dei lavori a novembre limitando il traffico su alcuni assi viari. Preoccupazioni di cui la Giunta evidentemente non vuole tenere conto, visto che la nostra interrogazione chiedeva proprio chiarimenti sui lavori e proponeva alla Giunta lo spostamento dei lavori a gennaio così da evitare di condizionare gli attori economici nel periodo più favorevole del Natale.
Troviamo incredibile che un’interrogazione urgente presentata nei termini e secondo le regole statutarie e regolamentari del Comune di Arezzo non sia stata fatta discutere.
Il Consiglio Comunale serve a dare voce ai cittadini, ma la maggioranza che governa la città tende a chiudersi sempre di più fino al punto di limitare l’azione dei consiglieri di minoranza.
Un atteggiamento che non possiamo non respingere con forza e denunciare pubblicamente”.
Le variazioni al piano triennale delle opere pubbliche e al bilancio di previsione
È stato come al solito l’assessore Alessandro Casi a illustrare la variazione al piano triennale delle opere pubbliche, “funzionale ad allineare il piano delle opere 2023-2025 al prossimo che approveremo a dicembre per le annualità 2024-2026.Continua a leggere
Sostanzialmente sposteremo alcuni interventi in fase progettuale dal 2023 al 2024, adegueremo alcuni quadri economici di interventi riconducibili ai finanziamenti del Pnrr, inseriremo alcune nuove opere per il 2024 e sempre per quest’anno incrementeremo le risorse destinate alla manutenzione stradale.
Se qualcuno si chiede che fine hanno fatto le opere che comportano lavori di importo inferiore a 150.000 euro, la risposta è che non sono più comprese nell’ambito dei piani triennali comunali in virtù delle previsioni della subentrata normativa nazionale a cui ci siamo inevitabilmente adeguati”.
Esaurite le premesse, l’assessore Alessandro Casi è entrato nel dettaglio: “l’incremento degli importi relativi a lavori riconducibili al Pnrr riguarda l’adeguamento alla normativa antincendio della Biblioteca città di Arezzo per 350.000 euro e la ex caserma Piave di via Garibaldi per 93.000 euro.
Il progetto esecutivo è in fase avanzata e il cantiere è previsto per metà 2024. Sono traslati al 2024 l’intervento ai locali di via Pellicceria, la ciclopista San Leo-Pratantico, il ponte alla Chiassa Superiore e l’intervento alla scuola Cesalpino, in adeguamento alle indicazioni ministeriali, peraltro rifinanziato per un importo di 1.659.600 euro con progetto esecutivo in fase di approvazione.
New entry per il 2024 sono i lavori alla pieve del Bagnoro, allo scalo merci di Indicatore, all’immobile ex Banca d’Italia per il quale la spesa è di 675.000 euro.
Registriamo inoltre un più 1.047.000 euro per viabilità e manutenzione strade.
Preannuncio che sarà un 2024, come numero di cantieri, impegnativo per l’assessore e per gli uffici”.
Rammarico da parte di Alessandro Caporali per il posticipo del ponte alla Chiassa Superiore, “un’opera attesa da tempo e su cui andrà comunque fatta attenzione al momento della sua realizzazione per non tagliare in due una parte del territorio comunale”. Per Giovanni Donati il piano è totalmente latitante sugli impianti sportivi mentre per Marco Donati “non è tanto fare l’elenco dei lavori ma trovare il modo di realizzarli.
Resto allibito, ad esempio, dal fatto che in via Fiorentina c’è il sole ma è tutto fermo.
Non si capisce se la strada è chiusa o meno e quale sia il progetto.
Come posso discutere senza imbarazzo questa delibera?
L’assessore Casi ha annunciato che il prossimo anno ci saranno opere pubbliche sparse per il territorio ma a questo punto vale la domanda e una preoccupazione: se le cominciate, riuscirete poi a finirle”?
Alessandro Caneschi e Francesco Romizi hanno messo in risalto che “in tutti questi anni è mancata la manutenzione, sostituita da qualche taglio del nastro, peraltro pochi. Senza dimenticare i quotidiani servizi dei mass media dove i cittadini, direttamente, denunciano una situazione di degrado diffuso oramai intollerabile”.
Per Federico Rossi “c’è un’attenzione sia per la manutenzione sia per le frazioni che simboleggia attenzione quotidiana per il territorio da parte di tutti i consiglieri comunali che poi riportano le istanze ricevute all’assessore”.
Simon Pietro Palazzo ha rivendicato il lavoro dell’amministrazione comunale: “possiamo cambiare il volto della città con le infrastrutture che stiamo realizzando.
Certo, ci sono disagi, ma per qualcuno sarà difficile ammettere, una volta terminate, che le abbiamo fatte noi”.
Per Roberto Cucciniello “il piano triennale è frutto della bontà delle scelte politiche. Rimando inoltre al mittente ogni accusa di ritardo”. Il piano è stato approvato con 18 voti favorevoli e 11 contrari.
Approvata con 19 voti favorevoli e 10 contrari anche la variazione di bilancio illustrata dall’assessore Alberto Merelli che provvede innanzitutto a integrare di 500.000 euro le previsioni di entrata per il 2023.
“Una cifra utilizzata per varie voci: 30.000 euro per gli anziani non autosufficienti ospiti di Rsa, 80.000 euro per il bando affitto, 45.000 euro per la prossima festa di capodanno, 20.000 euro come contributo ai quartieri, 20.000 euro per le luminarie natalizie, 175.000 euro per interventi di manutenzione, 100.000 euro per alimentare un fondo rischi da gestione del Pnrr.
Sono inoltre utilizzati 1.579.000 euro di avanzo libero 2022: 139.000 euro vanno a spese legali, 80.000 euro per una sala polivalente a Vitiano, 150.000 euro per le celebrazioni di Giorgio Vasari che si terranno il prossimo anno per i 450 anni dalla morte, 93.000 euro per lavori in via Garibaldi, 700.000 euro per lavori stradali, compresi Baldaccio e via Fiorentina, 200.000 euro per la biblioteca.
Per il 2024 le maggiori entrate toccano i 2.340.000 euro derivanti da due quote principali: più Imu per 750.000 euro e più violazioni del codice della strada riscosse per 500.000 euro. Registriamo poi risparmi sulla scuola pari a 400.000 euro destinati adesso al sociale: 150.000 euro ancora per anziani non autosufficienti delle Rsa e 150.000 euro per stranieri non accompagnati a cui si aggiungono più fondi per l’assistenza domiciliare agli anziani.
Tra le maggiori spese cito gli 800.000 euro come costo del personale a seguito della firma, nell’esercizio in corso, del contratto collettivo nazionale degli enti locali.
E ancora risorse per eventi vasariani, manutenzione del verde, delle strade e degli edifici scolastici mentre 43.000 euro vanno al bando per l’affidamento dei servizi di polizia ai bagni pubblici”.
Il principale tema discusso è stato introdotto da Marco Donati e ha riguardato “il mettere contro infanzia e anziani visto che risorse prima attribuite alla scuola sono stornate adesso ai secondi.
Sono due mondi che non dovrebbero essere contrapposti ma tenuti assieme in un disegno organico di sviluppo”.
L’assessore Alberto Merelli e il vicesindaco Lucia Tanti hanno rivendicato la legittimità di scelte che attengono a un profilo eminentemente politico, quello che pertiene a un’amministrazione, mentre Roberto Cucciniello ha ricordato che “le risorse emergenti discendono da risparmi di natura fiscale in grado di generare questo tesoretto”.
Nota del consigliere FDI Francesco Palazzini
“Forse ai consiglieri di Scelgo Arezzo non era del tutto chiaro il criterio che la Presidenza del Consiglio comunale d’accordo con i capogruppo ha scelto per lo svolgimento delle interrogazioni urgenti previste in ogni asseblea consiliare ovvero quello di destinare ad esse un’ora e, al fine di evitare ogni contestazione, programmare gli interventi nell’ordine temporale di arrivo degli stessi all’ufficio del Consiglio.Continua a leggere
Ma è rimasto loro altrettanto poco chiaro, o forse, al contrario – si è trattato di un’uscita solo pretestuosa – il fatto che questa mattina, conclusa l’ora destinata ed esaurite le interrogazioni programmate secondo il metodo condiviso, la richiesta dei consiglieri di Scelgo Arezzo di discutere la loro interrogazione su via Fiorentina abbia si incontrato l’opposizione del presidente del consiglio comunale, il quale però, su espressa richiesta del consigliere Marco Donati, ha demandato la scelta ultima agli stessi capigruppo, ai quali ha concesso il tempo necessario per esprimersi. Una breve riunione dalla quale è mersa comunque la decisione di rispettare le nuove modalità che regolano tempi e metodi delle interrogazioni. Forse più che per mancata comprensione delle nuove regole, l’uscita di Scelgo Arezzo è stata soltanto pretestuosa”.
La delibera sulla Due Mari
Una delibera articolata in due punti: da un lato l’assessore Francesca Lucherini a nome della Giunta ha chiesto al Consiglio Comunale di dare parere favorevole al completamento della Due Mari per il tratto Palazzo del Pero – San Zeno, con adeguamento dello stesso alle previste 4 corsie. “Il presupposto valutativo è che l’infrastruttura è importante per lo sviluppo del territorio e siamo dunque favorevoli alla sua realizzazione.Continua a leggere
Tale presupposto va conciliato con l’esigenza di tutela del territorio stesso a cui come Comune siamo istituzionalmente deputati.
Occorre dunque tenere presente alcune criticità da noi individuate non sul tracciato ma su alcuni svincoli e perciò chiediamo di prevedere una soluzione a livelli sfalsati di traffico in luogo della rotatoria tra viale Leonardo da Vinci e viale Fratelli Rosselli, ritenendo inoltre necessario che il progetto sia integrato con uno studio dei livelli di traffico della zona. In merito al raccordo tra la Umbro Casentinese Romagnola e la Senese Aretina all’altezza di Olmo occorre che venga dimostrata l’adeguata capacità della rotatoria prevista a smaltire i flussi traffico. Consideriamo poi non funzionale il sovrappasso di via Salvadori visto che la strada è a senso unico e di ridotta sezione.
Chiediamo che tale soluzione sia eliminata e sostituita da un percorso alternativo che preveda un sottopasso fra via Padre Teodosio e via dei Frati e che poi s’innesti nell’attuale rotatoria di San Lazzaro.
Dove i rilievi si fanno maggiormente sostanziali è sul progetto delle due bretelle, necessarie durante il completamento della E78 per permettere al traffico di defluire.
A nostro giudizio va dato parere negativo sull’attuale progetto che si configura soprattutto per la direttrice San Zeno – Chiani come molto impattante vista la sua configurazione non a raso ma tutta sopraelevata ed è per questo che ne chiediamo l’assoggettabilità a Via.
Per tale bretella e per lo svincolo di Chiani proponiamo anche un tracciato alternativo che colleghi la strada statale 73 e il raccordo autostradale, percorrendo nel primo tratto la strada comunale esistente di San Zeno, sul lato sinistro della linea ferroviaria, opportunamente adeguata e una restante porzione che s’innesti sul raccordo a San Giuliano.
In merito al collegamento San Zeno – Madonna di Mezzastrada esprimiamo parere negativo sulla proposta di Anas insistendo sul fatto che il progetto sia assoggettato a valutazione di impatto ambientale.
Al di là del ricorso al Tar proprio sulla mancata valutazione di impatto ambientale che a nostro giudizio è ancora da ritenersi necessaria, tale delibera diventa propedeutica alla prossima conferenza dei servizi dove il Comune si farà forte del pronunciamento dell’assemblea per fare valere le sue ragioni e quelle dei cittadini”.
“Questo documento – così è intervenuto l’assessore Marco Sacchetti – recepisce le istanze dei cittadini e dell’amministrazione. Abbiamo valutato tecnicamente e giuridicamente la scelta di ricorrere al Tar riguardo un’opera la cui cantierizzazione comporterebbe un impatto ambientale di dimensioni importanti sull’intero territorio, il vero vulnus legato all’intervento.
Il nostro non è un ‘no’ alla realizzazione dell’infrastruttura, ma la necessità di rivalutare un progetto al fine di trovare una soluzione migliore e alternativa”.
Simon Pietro Palazzo: “ringrazio gli assessori Lucherini, Sacchetti e Casi con i quali abbiamo condiviso diversi passaggi sull’opera, di cui ribadiamo l’importanza strategica. Questa amministrazione è a favore dell’intervento e in sede di commissione assetto del territorio ci siamo subito attivati sul progetto delle bretelle che ha preoccupato per la sua vetustà.
Ringrazio il collega Alessandro Caneschi per la stesura di un emendamento condiviso con il sottoscritto e che proponiamo al Consiglio”.
“Questo emendamento – ha aggiunto Alessandro Caneschi – è nato proprio in sede di Cat e riguarda nello specifico il tratto della Due Mari che va dallo snodo di Olmo allo svincolo della Magnanina.
Dopo di che ringrazio i comitati che hanno avuto un ruolo determinante in questa vicenda”. L’emendamento, giudicato migliorativo, è stato fatto proprio dall’assessore Francesca Lucherini.
Marco Donati ha annunciato di aver presentato un atto di indirizzo collegato alla pratica da votare separatamente.
Roberto Cucciniello ha chiesto di affrontare la problematica guardando al bene del territorio e ha ringraziato il consigliere Caneschi per l’emendamento “perché è dimostrazione dello spirito che deve contraddistinguerci in queste occasioni” mentre Roberto Severi ha sottolineato il dialogo che c’è stato nelle commissioni, “sempre costruttivo.
La responsabilità degli amministratori è quella di dare il proprio contributo attraverso le osservazioni”.
Federico Rossi ha confermato “la posizione della Lega a favore di un’opera strategica per il territorio. In conferenza dei servizi il Comune sarà in grado di portare indicazioni molto chiare grazie al lavoro dei comitati, degli uffici e dei consiglieri”.
Nel corso delle dichiarazioni di voto Alessandro Caneschi ha ricordato come “i comitati non saranno i depositari della verità ma hanno avuto il merito di riportare l’attenzione sulla vicenda.
Vicenda per la quale i piani urbanistici approvati in questi anni prevedevano proprio quel tracciato che adesso chiediamo di modificare”.
Michele Menchetti ha ricordato “il gesto di parte compiuto dalla maggioranza che ha votato il suo atto d’indirizzo sul ricorso al Tar nello scorso Consiglio Comunale”.
Per Francesco Palazzini “il fatto che sia stato portato avanti un percorso condiviso dimostra che questo si può fare e non siamo stati certo noi i responsabili in quelle occasioni in cui ciò non è avvenuto”.
Per Simon Pietro Palazzo “nessuno mette cappelli sopra niente, un Consiglio Comunale deve fare sintesi e creare un clima di convergenza su tematiche strategiche.
Mi impegno, come membro anche del Consiglio Provinciale, a tenere viva l’attenzione della Provincia su un’opera che coinvolge il centro Italia e pone Arezzo in posizione decisiva rispetto all’infrastruttura”.
Marco Donati: “cosa ci vieta di migliorare la vita di alcuni concittadini? Voterò a favore della delibera ma mi aspetto che voto unanime coinvolga anche l’atto di indirizzo con cui chiediamo la sospensiva dell’iter”.
La delibera ha ottenuto il voto favorevole dei 25 presenti. L’atto di indirizzo non è stato approvato.
La pratica sul centro per l’impiego
Novità per la convenzione tra Comune di Arezzo e Agenzia regionale toscana per l’impiego illustrate dall’assessore Alberto Merelli: l’importo dell’intervento complessivo per la realizzazione del nuovo centro per l’impiego nell’area della ex caserma Cadorna è stato rivisto al rialzo soprattutto per l’incremento sopravvenuto dei costi.Continua a leggere
L’agenzia regionale si fa carico, a titolo di incremento della compartecipazione alle spese, degli oneri per la locazione della sede attuale fino al 30 giugno 2025, corrispondenti a 123.000 euro annui.
“Su tale argomento – ha ricordato Michele Menchetti – ho presentato a inizio anno un’interrogazione su cui mai mi è stato risposto e oggi vengo a conoscenza di una delibera già ‘impacchettata’.
Finalmente veniamo a conoscenza del destino del centro per l’impiego, la cattiva notizia è che manca il rispetto per il lavoro dei consiglieri comunali e che con i cantieri questa amministrazione ha un rapporto difficile”.
La proposta di delibera è stata approvata con 17 voti a favore, 7 astenuti e un contrario.
Bocciato un atto di indirizzo del Pd
Atto di indirizzo del Pd sugli immobili e le strutture aggregative e polivalenti.
L’intento era quello di impegnare il sindaco e la giunta a effettuare nel quartiere di Saione e nella frazione di Ponte Buriano una ricognizione sui terreni o sugli immobili di proprietà comunale attualmente non adibiti a uso pubblico e un’indagine di mercato su beni immobili privati e terreni privati che possano avere i requisiti per tale destinazione.Continua a leggere
Il tutto, in funzione dello sviluppo delle comunità locali che beneficerebbero di strutture da destinare a una funzione sociale, aggregativa e polivalente.
“Un censimento delle esigenze – ha ricordato Alessandro Caporali – sarebbe inoltre da estendere ad altri quartieri cittadini e frazioni del territorio, per capire se si profila la necessità di un potenziamento o di una manutenzione delle strutture esistenti o debba essere seguita la strada della realizzazione di nuove”.
“Il voto contrario a questo atto – ha sottolineato Renato Viscovo – discende dal fatto che arriva in ritardo perché a Ponte Buriano è già stata prevista dall’amministrazione comunale la soluzione per un Cas”.
Lo ha ribadito il vicesindaco Lucia Tanti: “c’è un impegno che riguarda la ex scuola dove adesso opera la Fondazione InTour.
Libereremo quei locali per dare alla stessa strutture più funzionali alle sue competenze turistiche e permettere alla frazione di disporre di un luogo di aggregazione”.
L’atto di indirizzo non è stato approvato: 9 favorevoli, 15 contrari e un astenuto.