Il pomodoro e’ un frutto di un ortaggio arrivato dal nuovo mondo di Colombo. Gli antichi Romani e tutto il medioevo non conoscevano il pomodoro.
Conosciamolo.
Meglio crudo o cotto?
Conosciamolo.
Meglio crudo o cotto?
Meglio una salsa di pomodoro che un pomodoro crudo.
La cottura favorisce l’assorbimento intestinale dei carotenoidi.
I carotenoidi sono preziosi nutrienti e si trovano negli alimenti vegetali (frutta e verdura) di colore rosso- giallo-arancione.
Le carote come i pomodori possono liberare i loro carotenoidi se cotti.
Una carota cruda cede alle cellule umane solo il 3% del suo beta-carotene.
Riducendo le carote in polpa la percentuale sale al 21 per cento e cuocendola si sale al 27 per cento.
Una carota cruda cede alle cellule umane solo il 3% del suo beta-carotene.
Riducendo le carote in polpa la percentuale sale al 21 per cento e cuocendola si sale al 27 per cento.
Cosi succede per il pomodoro.
Mangiato crudo cede circa il 3-4 % del suo licopene.
Cotto cede oltre il 50% ! La cottura ha liberato molto più licopene.
Quindi è saggio preparare una salsa di pomodoro nella propria cucina per essere usata come condimento negli altri alimenti.
Consiglio di aggiungere, nella salsa di pomodoro, una piccola dose di olio extra vergine di oliva, 5 grammi di olio pari ad un cucchiaino da tè, per migliorare l’assorbimento del beta –carotenoide, lipopene.
Aggiungere foglie di basilico, sempre a crudo.
Mai mangiare basilico cotto!
Mai mangiare basilico cotto!
I carotenoidi proteggono anche gli occhi e garantiscono una migliore capacità visiva, in particolare nelle persone che vedono “punti” neri fissi o fluttuanti.
BIODISPONIBILITA’ CAROTENI
Le cellule vegetali sono protette da una parete cellulare costituita da polisaccaridi: cellulosa, emicellulosa e pectina.
I carotenoidi sono “sepolti” all’interno delle cellule vegetali. Per poter assorbire meglio i caroteni occorre sminuzzare gli alimenti e cuocerli.
I carotenoidi sono “sepolti” all’interno delle cellule vegetali. Per poter assorbire meglio i caroteni occorre sminuzzare gli alimenti e cuocerli.
Quando leggiamo la tabella nutrizionale di un alimento con il relativo contenuto di ferro, vitamina C o beta-carotene, non significa che il nostro corpo, mangiando quell’alimento, riesca sempre ad assorbire questi nutrienti.
La biodisponibilità è la frazione di nutriente ingerito disponibile per essere utilizzato dalle nostre cellule o per essere immagazzinata dal nostro corpo.
CIBO e DNA
Si chiama genomica nutrizionale l’azione delle molecole alimentari sul DNA cellulare.
Il cibo parla e interagisce con il DNA modulandolo.
I caroteinoidi sono una grande famiglia composta da oltre 400 molecole diverse, tra queste: il beta-carotene e il licopene.
Essi agiscono sul DNA, proteggendolo.
Si chiama genomica nutrizionale l’azione delle molecole alimentari sul DNA cellulare.
Il cibo parla e interagisce con il DNA modulandolo.
I caroteinoidi sono una grande famiglia composta da oltre 400 molecole diverse, tra queste: il beta-carotene e il licopene.
Essi agiscono sul DNA, proteggendolo.
I carotenoidi si trasformano all’interno del corpo umano in vitamina A e acido retinoico, molecola essenziale per avere un efficiente e protettivo DNA cellulare.
Il grasso e’ giallo perché gli adipociti contengono carotenoidi.
Il grasso e’ giallo perché gli adipociti contengono carotenoidi.
Assieme alla vitamina D, la vitamina A e l’acido retinoico (derivato dai carotenoidi) svolgono una azione favorente la eliminazione degli acidi grassi dai depositi adipocitari, quindi favorendo il dimagrimento.
Conoscere il corpo umano e gli effetti del cibo sul DNA e’ una scelta di alimentazione consapevole