La gestione operativa e la cura della ‘Valle dell’Inferno e della Bandella’, riserva naturale regionale palustre ricchissima dal punto di vista della biodiversità ed affascinante per la storia e la morfologia del territorio, sarà affidata per cinque anni ai Comuni di Terranuova Bracciolini, Montevarchi e Laterina-Pergine Valdarno.
Lo schema dell’accordo che sancisce l’avvalimento, e che presto sarà sottoscritto dai Comuni interessati, è stato approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessora all’ambiente Monia Monni.
Per sostenere l’avvio delle attività di tutela e valorizzazione dell’area la Regione destinerà ai tre enti 45.000 euro in due anni, in particolare 20.000 euro per il 2022 (10.000 euro a favore di Terranuova Bracciolini; 5.000 a favore di Montevarchi; 5.000 a favore di Laterina-Pergine Valdarno) e 25.000 euro per il 2023 (10.000 a favore di Terranuova Bracciolini; 5.000 a favore di Montevarchi; 10.000 a favore di Laterina-Pergine Valdarno).
Altre risorse potranno essere assegnate negli anni in relazione alle disponibilità di bilancio.
La Regione manterrà comunque tutte le competenze amministrative e regolamentari, assicurerà il raccordo con le altre riserve naturali regionali, supporterà i Comuni nelle attività e concorrerà economicamente alle spese.
L’accordo prevede che i Comuni portino avanti le attività del Centro visita ed in particolare:
– Il Comune di Terranuova Bracciolini pensi al mantenimento e alla gestione della struttura in località Monticello che ospita il Centro visita; alla manutenzione dei tratti di competenza del Sentiero Gerda (lungo circa 25 km, collega Ponte a Buriano con l’Acqua Borra).
– Il Comune di Montevarchi e quello di Laterina – Pergine Valdarno si impegnano, ciascuno per i tratti di competenza, alla manutenzione del Sentiero D che consente l’accesso alla Riserva.
I Comuni garantiranno l’accoglienza dei fruitori delle riserve naturali, forniranno informazioni su questa e sulle altre riserve naturali regionali toscane (con particolare riferimento alle “Aree Umide interne”), collaboreranno per manutenere la sentieristica, la segnaletica, le aree attrezzate e i parcheggi, programmeranno insieme attività didattiche e laboratori di educazione scientifica ed educazione ambientale, implementeranno la sicurezza tramite la polizia municipale, pubblicizzeranno i servizi e collaboreranno per attivare forme di gestione congiunta tra le due riserve collocate lungo il corso del fiume Arno: ‘Valle dell’Inferno e Bandella’ e ‘Ponte a Buriano e Penna’.
Interventi migliorativi sulle strutture, la sentieristica e le attrezzature della Riserva dovranno essere concordate anche con la Regione di volta in volta, per verificare la disponibilità di bilancio.
La Riserva naturale regionale Valle dell’Inferno e Bandella protegge ambienti naturali originati dalla realizzazione, nel corso degli anni ‘50, di una diga che ha dato vita a zone lacustri e paludose. Le aree umide, la particolare morfologia creata dal fiume, che ha inciso profondamente il fondovalle e generato i “borri” in corrispondenza degli affluenti, costituiscono ambienti molto diversificati, ideali per la diffusione e la riproduzione di numerose specie vegetali e animali.