Visito sempre più persone, in netta prevalenza donne, con progressiva perdita del grasso sottocutaneo.
Sono persone che si “svuotano” in particolare nella faccia, nelle braccia, sulle cosce, in altre zone anatomiche.
Perdono peso in modo progressivo e costante.
Tendono a mangiare di più compromettendo la loro salute metabolica, senza fermare il decadimento corporeo.
Non si formano più gli adipociti bianchi, cellule che nascono dalle cellule staminali – cellule madri.
Gli adipociti bianchi sono cellule deputate a stoccare al loro interno gli acidi grassi alimentari.
L’insieme degli adipociti bianchi costituisce il grasso sottocutaneo. Se mancano gli adipociti, il grasso sottocutaneo non c’è.
Non tutto il grasso e’ nocivo.
Il grasso sottocutaneo rappresenta l’85% del grasso totale presente in un corpo umano. Quando viene perso il grasso sottocutaneo superficiale non si forma più.
Abbiamo un mantello lipidico sotto la cute che ricopre l’intera superficie corporea, dalla testa al piede.
Con il passare degli anni il grasso sottocutaneo superficiale si riduce modificando l’immagine corporea, in particolare nella faccia, braccia, interno coscia.
Con la riduzione del grasso sottocutaneo si ha la progressiva concentrazione di grasso nell’addome e all’interno della cavità viscerale.
La persona ha la lipodistrofia: una patologia del tessuto adiposo sottocutaneo. Non tutto il grasso corporeo e’ uguale.
Ogni zona anatomica ha il suo specifico grasso.
Il grasso della faccia, del seno, dell’addome, delle gambe non ha la stessa struttura.
Esiste all’interno del corpo umano una regia metabolica ed ormonale che regola e condiziona la deposizione degli acidi grassi alimentari.
Esistono 53 acidi grassi diversi che possiamo assumere ogni giorno con il cibo.
Questi acidi grassi vengono assegnati dalla regia lipidica in zone specifiche del corpo umano.
L’acido oleico, contenuto in particolare nell’olio extra vergine di oliva, viene assegnato agli adipociti sottocutanei.
L’acido palmitico, un acido grasso saturo a lunga catena, contenuto negli alimenti di origine animale (formaggi, salumi, carne grassa…) va a finire negli adipociti addominali e nel grasso viscerale a diretto contatto con le anse intestinali.
La regia di questo movimento e’ l’ipotalamo, un centro nervoso ubicato nel cervello.
Il rapporto tra area anatomica adiposa e l’ipotalamo e’ realizzato da un ormone prodotto dagli adipociti bianchi.
Si chiama LEPTINA.
Viene prodotta durante la notte dagli adipociti bianchi sottocutanei.
Le persone con ridotto tessuto adiposo sottocutaneo hanno una carenza di leptina.
La carenza di leptina genera la lipodistrofia cioè la perdita progressiva del tessuto adiposo sottocutaneo. La leptina condiziona e crea una diversa immagine corporea.
La carenza di leptina genera il processo di senescenza, di invecchiamento del viso e dell’intera immagine corporea.
Le persone decidono di sottoporsi a trattamenti riempitivi di acido ialuronico.
Una azione temporanea perche’ si tende a sistemare il sintomo dello svuotamento ma non si affronta la causa: la carenza di leptina.
Manca l’ormone leptina, si ha una perdita progressiva di formazione di adipociti bianchi, di cellule staminali, di tessuto adiposo sottocutaneo.
Esiste un rapporto tra l’ormone insulina e l’ormone leptina legato alla qualità molecolare della alimentazione giornaliera.
Si può eseguire la ricerca della leptina nel proprio sangue attraverso una analisi di laboratorio.
Questa analisi ancora poco conosciuta ha un costo che limita la sua ricerca.
Io ho eseguito la ricerca di leptina nel mio sangue alcuni giorni fa.
Sentiremo parlare sempre di più della leptina, prodotta ogni notte dagli adipociti bianchi sottocutanei.
Sentiremo parlare sempre di più di LIPODISTROFIA generalizzata ex e locale.
Abbiamo demonizzato il grasso, viviamo in una società grasso fobica, ed invece non tutto il grasso e’ nocivo.
Il grasso in eccesso, il grasso infiammato localizzato nell’addome può essere nocivo.
Il grasso sottocutaneo superficiale non e’ nocivo, anzi e’ protettivo per la salute, per l’immagine corporea, per la longevità.
Occorre conoscere il nostro grasso corporeo perché ciascuno ha il suo grasso perché ciascuno ha il suo DNA.
Orizzonti nuovi nella scienza della alimentazione e della medicina.
Buona giornata in salute.