Le interrogazioni
È toccato al presidente del Consiglio Comunale Luca Stella dare il benvenuto e augurare buon lavoro al nuovo segretario generale Alfonso Pisacane, alla sua prima seduta consiliare aretina.Continua a leggere
La prima interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Alessandro Caneschi sull’allarme lanciato dalla Cgil sul fronte delle assunzioni in Comune.
“Il nuovo piano del fabbisogno prevede 5 nuovi incarichi dirigenziali a tempo determinato a fronte di tanti settori e uffici in sofferenza per non parlare, semmai, della necessità di creare un ufficio ad hoc per l’istruttoria delle pratiche derivanti dal cosiddetto bonus del 110%.
Nei prossimi due anni molti dipendenti andranno in pensione e a causa della scelta suddetta il Comune rischia un default assunzionale senza possibilità di sostituire chi lascia. Dove sta la legittimità di queste scelte e di quella che ha già portato a un nuovo dirigente in carica assegnato alla Fondazione Guido d’Arezzo”?
L’assessore Giovanna Carlettini: “il nuovo segretario generale ha già convocato per mercoledì 7 aprile la delegazione trattante e in quella sede le organizzazioni sindacali potranno presentare le loro proposte.
Per quanto riguarda il nuovo direttore della fondazione, i criteri della sua assunzione sono ampiamente motivati nella delibera che è liberamente consultabile”.
Donella Mattesini ha chiesto quali siano i soggetti componenti “la cosiddetta cabina di regia comunale creata per fronteggiare l’emergenza, le risorse che il Comune vi destina, a quanto ammonta la quota sociale pro capite che nel 2019 era di 87 euro, al di sotto della media regionale e della media nazionale, quali criteri sono stati elaborati per individuare coloro che hanno realmente bisogno di sostegno, come verranno destinati gli aiuti, cosa s’intende per azioni di solidarietà verso i diversamente abili, quale casistica di riferimento sarà interessata dalla lotta alla povertà educativa”.
Il vicesindaco Lucia Tanti: “intanto di questa regia possono farne parte tutti i soggetti che sono iscritti al registro del terzo settore, compresi i club di servizio, la parola chiave non è burocrazia ma libertà e chi ha qualcosa da dire o da dare potrà offrire il suo contributo. Le risorse proprie dell’amministrazione sono rimodulate sulla base delle nuove emergenze, saremo più precisi in merito al momento della presentazione di Arezzo non molla e riparte 2, i criteri e gli strumenti per individuare i realmente bisognosi sono quelli previsti dalle norme, nulla cambia da questo punto di vista, confidiamo nel ruolo e nella competenza dei nostri assistenti sociali che avranno semmai input nuovi, da parte dei soggetti aderenti alla cabina di regia, sulle persone in difficoltà.
I luoghi della distribuzione degli aiuti alimentari saranno le case stesse, ovvero cercheremo di portarli presso chi ne ha bisogno senza costringere questi ultimi a file poco dignitose”.
Andrea Gallorini sulla sicurezza lungo la strada regionale 71 e le frazioni che vi insistono ha rilevato che “la sostituzione dell’illuminazione precedente con la nuova ha comportato paradossalmente una diminuzione della visibilità.
Tra la popolazione cresce dunque il timore di ulteriori incidenti in un tratto già tristemente noto per questa drammatica statistica.
Chiedo anche il ripristino della segnaletica orizzontale nei tratti in cui è deteriorata o addirittura scomparsa”.
L’assessore Alessandro Casi: “è già nell’ottica dell’amministrazione fare un esame attento su questi nuovi impianti, così come non sfugge il problema degli attraversamenti nelle frazioni e nelle strade maggiormente trafficate”.
Donato Caporali ha chiesto semafori dotati di sensore o misuratori di velocità in periferia e all’interno di frazioni attraversate da strade provinciali e regionali. “È evidente che il traffico veicolare in alcuni punti raggiunge numeri importanti senza che le strade interessate vengano dotati di attraversamenti rialzati o dissuasori come succede per quelle all’interno della città”.
L’assessore Alessandro Casi: “le situazioni di criticità ci sono, sono note e diffuse peraltro in tutto il territorio. Per Ceciliano, ad esempio, stiamo cercando di installare un semaforo con pulsante ma soprattutto pare che sia possibile sistemare lungo le strade citate nell’interrogazione gli autovelox, anche fissi. È una valutazione che faremo a livello di giunta ma in questo momento si profila come una soluzione”.
Simon Pietro Palazzo ha chiesto chiarimenti sulla campagna di vaccinazione e sulle segnalazioni che provengono da molti cittadini, specie gli over 80 e i fragili, sulle criticità riscontrate. “Chiediamo che s’instauri un dialogo con Asl e Regione perché questi due enti rendano noti all’amministrazione comunale i motivi dei disservizi”.
Il vicesindaco Lucia Tanti: “la mancanza di vaccini è oggettivamente un problema nazionale. Nell’ambito di questo quadro rileva tuttavia un ‘caso Toscana’ con una percentuale di copertura del primo ciclo e della seconda dose molto bassa.
La regione si colloca al penultimo posto tra le 20 italiane.
Come sindaci abbiamo chiesto di accelerare nella campagna almeno per terminare prima del 25 aprile gli over 80.
Dopo di che, terminata la pandemia dovremo capire perché il modello sanitario toscano, descritto sempre come efficiente, sia entrato in crisi totale durante l’emergenza.
Per il resto, la collaborazione con Asl è piena”.
Michele Menchetti ha chiesto chiarimenti sull’immobile ex Atp in piazza stazione, assegnato alla Fondazione Arezzo InTour per la promozione turistica.
La fondazione, il 27 agosto 2020, aveva comunicato di non utilizzarlo ulteriormente e ora ne fa uso l’Asl per i tamponi.
La scadenza del comodato d’uso gratuito a beneficio della fondazione è previsto quest’anno.
Nonostante tutto, il Comune per esso paga un canone annuo e chiediamo a quanto ammonta.
Se il Comune ne torna in pieno possesso, perché non lo utilizza come deposito bagagli di pertinenza della stazione o a fini di promozione turistica”?
L’assessore Simone Chierici: “l’importo del canone è di 7.450 euro circa.
È stato dato in gestione ad Arezzo InTour a partire dal gennaio 2019 ma già a maggio di quell’anno è stato assegnato all’ufficio opere pubbliche nell’ambito della ristrutturazione e del cantiere di piazza della stazione. In concomitanza con la fine del cantiere, la Asl ne ha chiesto l’utilizzo per i tamponi.
Quindi, la fondazione InTour, in sostanza, mai lo ha utilizzato realmente.
Quando il locale sarà sanato da un punto di vista edilizio, perché abbiamo riscontrato anche delle difformità per le quali sarà presentata una sanatoria ad hoc, lo riconsegneremo al proprietario e valuteremo l’opportunità di un nuovo contratto di affitto, da stipulare eventualmente alla luce delle sopravvenute esigenze e valutazioni che l’amministrazione farà”.
Meri Stella Cornacchini: “la strada della vaccinazione è molto nebulosa e tortuosa per i cittadini. Ma il 19 marzo 2021 è giunta la notizia, tramite i suoi profili social, che un noto giornalista aretino si era vaccinato.
Il fatto ha suscitato clamore mediatico e polemiche, specie dinanzi ai ritardi che altri devono subire.
Non è mia intenzione entrare in qualsivoglia indagine ma interrogo se l’amministrazione comunale è a conoscenza della vicenda o se intende chiedere chiarimenti sulla stessa”.
Il vicesindaco Lucia Tanti: “c’è un tema che l’interrogazione pone: a seguito dell’accaduto abbiamo appreso che esiste la lista dei ‘riservisti’ o ‘panchinari’ e che sono i medici di famiglia a fare da tramite tra questa e i loro assistiti.
Immagino che tutti i medici di famiglia siano stati avvisati dalla Asl o aggiornati di questa opportunità ma inoltrerò l’interrogazione alla direzione sanitaria anche per capire proprio i flussi di comunicazione tra Asl e medici e tra i medici e i loro pazienti.
Ciò che è necessario sapere è quanti aretini hanno avuto la stessa opportunità di Andrea Scanzi, se le individuazioni sono state oggettive o arbitrarie e quanti aretini siano stati segnalati dal medesimo medico che ha segnalato Scanzi.
A me non interessa entrare nelle dinamiche interne della Asl ma entrare nelle modalità che garantiscono i cittadini, per capire se ci sono state o meno vie preferenziali che, dato il tema, non sono tollerabili e non saranno tollerate qualora ci fossero state”.
Michele Menchetti ha chiedo se è intenzione dell’amministrazione costituire un tavolo di lavoro sul turismo che coinvolga le guide aretine e l’assessore Simone Chierici ha ribadito che la Fondazione InTour è già al lavoro nella pianificazione delle attività turistiche, “per farsi trovare pronta al momento della ripartenza”, che il centro guide turistiche è anche socio della stessa e nulla osta al suo coinvolgimento.
Francesco Romizi è tornato sulla querelle archivio storico che “sta diventando una barriera insormontabile per i tecnici che intendono visionare le pratiche e consentire dunque ai committenti l’accesso al cosiddetto bonus 110%.
L’accesso è lento, l’appuntamento viene dato dopo 90 giorni.
E del nuovo personale annunciato non vi è traccia”.
L’assessore Francesca Lucherini: “il problema è noto, stiamo ampliando l’orario di ricevimento soprattutto il mercoledì, le pratiche possono essere visionate non più in 45 ma in 30 minuti per allargare il numero di accessi, un tecnico assegnato all’archivio sta prendendo pieno servizio e anche questo dovrebbe avvantaggiarci.
La richiesta per due tecnici a tempo determinato, che abbiamo celermente inoltrato, deve essere ancora sbloccata a livello ministeriale.
Lo stesso presidente nazionale dell’Anci ha sollecitato la soluzione dell’empasse.
Ad aprile si terranno comunque i colloqui per un nuovo geometra, assunzione che prescinde da questa procedura”.
Andrea Gallorini ha ricordato che le maggiori perdite e incertezze causate dalla pandemia sono a carico di turismo e cultura e che dunque sarà vitale programmare.
“A oggi non abbiamo notizie di cosa le due fondazioni stiano facendo in questa direzione e la stessa commissione consiliare cultura si è riunita una volta.
C’è un progetto in cantiere sul quale possa essere coinvolto il Consiglio Comunale”?
Egiziano Andreani: “la gestione dei malati Covid è oggettivamente complessa e immagino comporti costi maggiori rispetto alle altre patologie ospitate nell’ospedale aretino.
Chiedo perciò di venire a conoscenza dell’ammontare dell’eventuale rimborso giornaliero che il San Donato riceve da Regione o ministero della Salute per i suddetti pazienti”.
Giovanni Donati ha chiesto che sia verificato quali sono le lottizzazioni effettivamente completate nel Comune e la conformità dei lavori alle convenzioni garantite da polizza fideiussoria. “Occorre un ufficio comunale ad hoc o un tecnico destinato a tali controlli”.
Valentina Sileno ha chiesto sul ciclodromo di Sant’Andrea a Pigli, “per il quale esistono oramai molte petizioni dei residenti che chiedono la fine di manifestazioni sportive che generano inquinamento acustico”, di verificare la compatibilità di certe discipline con l’impianto stesso. “Meglio se le rilevazioni vengono fatte durante le gare”.
L’assessore Federico Scapecchi: “l’impianto non è più un ciclodromo ma una pista polivalente. Per quanto riguarda il problema del rumore, subito dopo l’assegnazione della struttura alla società sportiva che ha vinto l’ultimo bando c’è stata una prima rilevazione. Dopo di che abbiamo chiesto al gestore lavori che migliorassero ulteriormente la situazione e successivamente sono state effettuate altre prove, mettendo in pista piccoli kart, e i limiti sono risultati rispettati.
Il gestore ha così ottenuto l’autorizzazione a utilizzare la pista per gli allenamenti e non come kartodromo.
Dal momento del mio insediamento non ho ricevuto lamentele”.
Alessandro Caneschi è tornato sul Pinqua e le procedure per l’erogazione dei contributi relativi al programma nazionale sulla qualità dell’abitare.
“Arezzo ha partecipato solo con due progetti, Tortaia ed ex Cadorna, trascurando totalmente il Pionta dove insistono molte e importanti funzioni pubbliche.
Il Pionta con il centrosinistra era al centro dell’attenzione con l’accordo di programma tra amministrazione comunale, Asl e università.
Chiediamo i motivi di queste scelte.
E perché i progetti sono stati solo due e non tre come consentito dal bando?
Non è che il Pionta è buono solo a parole e per le promesse?
Un film già visto come per il bando della scorsa legislatura sulle periferie”.
L’assessore Monica Manneschi ha ricordato come le scelte dell’amministrazione siano state guidate da due esigenze: per l’area di Tortaia la manutenzione e la ristrutturazione delle palazzine Erp.
Tortaia costituisce uno degli assi principali del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e vi insiste un complesso immobiliare al 100 per cento di proprietà comunale.
Per quanto riguarda la ex Cadorna, interverremo in una porzione strategica della città dove ristruttureremo edifici degradati per metterli a disposizione di un ente e di un servizio pubblico come il centro per l’impiego e trasformeremo una piazza da luogo di parcheggio a luogo d’incontro.
I tempi di cui abbiamo potuto disporre sono stati strettissimi”.
L’assessore Francesca Lucherini ha confermato gli obiettivi che si è prefissata l’amministrazione comunale: “coinvolgimento, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico comunale, qualità dei servizi per i cittadini.
Avremmo preferito coinvolgere la città, ma i tempi, gli atti, gli iter amministrativi complessi non ce l’hanno permesso”.
Le pratiche
Approvata su proposta dell’assessore Francesca Lucherini una variante al regolamento urbanistico e al piano operativo finalizzata alla localizzazione di un ponte, con relativi tracciati di raccordo con la viabilità esistente, utile a intercettare il traffico, distoglierlo dal ponte romanico di Ponte Buriano e permettere il restauro di quest’ultimo.Continua a leggere
L’opera verrà realizzata dalla Provincia quando il fiume avrà minore portata.
Il sindaco Alessandro Ghinelli ha proposto come suggerimento, all’insegna della fruizione turistica e della valorizzazione estetica, quello del ponte a struttura metallica, meglio ancora se a 7 e non a 5 campate, con ampliamento di quella centrale, e corredato sulle sponde di valle di due spazi panoramici per permettere a chi vi transita di sostare, poter ammirare o fotografare il ponte romanico.
Il suggerimento del sindaco è entrato nella delibera come raccomandazione.
Il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio di previsione della biblioteca Seppur registrando un minore trasferimento ordinario da parte dall’amministrazione comunale, l’istituzione prosegue nelle sue linee di sviluppo.
Le principali sono: i progetti “Nati per la musica” e “Nati per Leggere”, progettazione e organizzazione di cicli di conferenze e giornate di studio, progetti culturali e di promozione della lettura in collaborazione con la Fondazione Guido d’Arezzo e la Fondazione InTour, integrazione del patrimonio librario, sviluppo del software di catalogazione, collaborazione con la Asl per proseguire nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, visite guidate di Palazzo Pretorio per scuole di ogni ordine e grado, tirocini e attività di alternanza scuola-lavoro, conferma dei servizi bibliotecari “diffusi”: all’ospedale, al supermercato di via Vittorio Veneto, al centro commerciale Setteponti, alla Casa dell’Energia.
Per quanto riguarda l’ascensore e il relativo abbattimento delle barriere architettoniche, intervento per il quale la biblioteca ha contribuito per un importo di 150.000 euro, la vicenda viene seguita con grande attenzione in vista della sua fattibilità.
L’auspicio espresso dal presidente Fabio Artini è giungere alla realizzazione in tempi congrui.
Su esplicita domanda del consigliere comunale Valentina Sileno, è stata confermata dall’istituzione la massima manutenzione dei filtri e degli impianti antincendio.
Su proposta dell’assessore Alessandro Casi e preso atto della proposta di conciliazione nei termini esplicitati dal Tribunale di Arezzo, il Consiglio Comunale ha deliberato la proroga della convenzione che disciplina la gestione di alcune aree parcheggio: si tratta della struttura di piazza del Popolo (102 posti auto a rotazione) fino a tutto il 2039, di 49 posti auto in via Garibaldi fino al 31 dicembre 2032, dei 50 stalli in piazza della Misericordia fino a tutto il 2024. Per questi ultimi 50 posti, entro 2022 il Comune di Arezzo potrà comunque rivalutare i termini della gestione prevedendo eventuali misure compensative per l’attuale concessionario.
Il sindaco Alessandro Ghinelli ha precisato che “l’idea di recuperare la disponibilità di piazza della Misericordia da parte dell’amministrazione comunale è funzionale a un nuovo e puntuale disegno urbanistico: restituire alla sua funzione di piazza quest’area centrale della città e renderla il perno di una ‘triangolazione’ con piazza del Popolo e piazza Amintore Fanfani, connettendo questi tre spazi e restituiendoli alla fruizione pedonale”.
Atto di indirizzo Coingas
Il documento dei 4 gruppi di maggioranza sulla vicenda processuale Coingas, illustrato da Simon Pietro Palazzo, muove innanzitutto dalla “piena fiducia alla magistratura, al sindaco e nel suo buon operato, certificato peraltro dalle elezioni dell’autunno scorso, e fornisce pieno appoggio alla richiesta della Giunta di sollecitare l’assemblea dei soci di Coingas affinché valuti l’attivazione di un’azione civile separata nei confronti dell’ex amministratore unico di Coingas alla luce delle sue dimissioni del gennaio 2019.Continua a leggere
L’invito alla giunta è duplice: valutare innanzitutto il più opportuno strumento giuridico tra la costituzione di parte civile e l’attivazione immediata di separate azioni civili contro quei soggetti nei confronti dei quali è contestato un reato qualificabile come contro il patrimonio della pubblica amministrazione.
Valutare inoltre azioni civili di risarcimento danni, anche non patrimoniali, verso tutti quei soggetti cui sono contestati reati di vario genere solo all’esito dell’accertamento in via definitiva della responsabilità penale.
Il documento rappresenta un punto di sintesi a garanzia dell’interesse patrimoniale dell’ente senza indulgere in strumentalizzazioni politiche che muovono da un approccio giustizialista”.
I capigruppo di maggioranza sottolineano come in questo modo vengono affidati alla Giunta non uno ma due strumenti per la tutela giuridica ed economica del Comune.
Francesco Romizi: “proponiamo l’eliminazione dal dispositivo della parte in cui si fanno riferimenti politici, anche di attacco all’opposizione, che erano assenti nel nostro atto. Secondo aspetto: nel documento della maggioranza si rimandano alla giunta alcune valutazioni sull’opportunità degli atti da prendere.
Se è un atto di indirizzo è semmai il Consiglio Comunale l’organo a cui ricondurle.
Per cui chiediamo di procedere immediatamente, prima della prossima udienza preliminare, alla costituzione a parte civile da parte del Comune.
Terzo emendamento: chiediamo al punto uno del dispositivo finale di sollecitare l’assemblea di Coingas a deliberare la costituzione a parte civile della società stessa”.
Michele Menchetti dopo aver espresso solidarietà umana verso l’ex amministratore unico di Coingas, ha rilevato che il sillogismo con le recenti elezioni vinte dal centrodestra è discutibile.
“Non è che l’esito del voto giustifichi ogni comportamento futuro.
Abbiamo cercato inoltre di sostenere la nostra posizione con pareri legali circostanziati che mostrano come quanto richiesto non fosse illegittimo o peregrino”.
Dopo che Simon Pietro Palazzo ha definito “irricevibili” gli emendamenti, Alessandro Caneschi ha insistito “come l’unico atto sia la costituzione a parte civile e derubricarlo come secondario non ci trova d’accordo.
È grazie alla costituzione a parte civile che è possibile chiedere l’eventuale risarcimento integrale.
Il Comune è la parte lesa e chiedere il ristoro dei danni subiti dovrebbe essere il minimo, ma questa amministrazione, registriamo, non intende procedere in questa direzione.
La volontà a questo punto è chiara: attendere i tre gradi di giudizio penale e solo a sentenza definitiva, dopo anni, iniziare un’azione civile che richiederà tempi ulteriori e saremo arrivati a un momento in cui l’interesse verso l’azione di risarcimento sarà venuto meno”.
Marco Donati: “nel 2016, con il decreto Madia, è stato dato seguito alla necessità di tagliare a livello nazionale le partecipazioni in aziende con determinate caratteristiche.
Fra queste Coingas.
Ma questa azienda ha continuato a esistere e sono state ridefinite le sue funzioni.
Per cui la prima valutazione è di carattere generale e muove da questo presupposto.
Dopo il precedente atto delle opposizioni, che peraltro non vedeva Scelgo Arezzo tra i firmatari, la maggioranza ha scelto la strada di un documento che cerca di tenere tutto assieme.
L’atto di maggioranza, dunque, si sostanzia di contenuti politici che mascherano le divisioni al suo interno.
Scelgo Arezzo continuerà ad augurarsi che tutti i soggetti coinvolti escano indenni dalla vicenda, allo stesso tempo ritiene giusto che l’ente sia tutelato e il documento delle opposizioni appariva più funzionale a raggiungere questo obiettivo.
Se il Consiglio si ergeva a protagonista di un atto condiviso assumeva un ruolo davvero importante.
Dopo di che, dovremo fare uno sforzo in più verso le partecipate, renderle più produttive e adeguate alle esigenze dei cittadini”.
Alessandro Calussi: “desidero sottolineare la bontà di questo atto di indirizzo rispetto al precedente delle opposizioni.
Nella sostanza, quest’ultimo costringeva la Giunta a seguire una sola strada, limitativa anche sulla base della normativa codicistica.
Il nostro atto dice di costituirsi parte civile in sede penale laddove è opportuno e dove non lo è partire subito con l’azione civile.
Una strategia che accorcia i tempi e non li allunga come sostenuto da altri nei loro interventi”.
Giovanni Donati: “se tutti questi problemi non esistevano fin dall’inizio, perché non presentarsi a un Consiglio Comunale, votare contro in un secondo e arrivare a oggi dopo questo teatrino”?
Gli emendamenti illustrati da Romizi sono stati respinti.
L’atto di indirizzo di maggioranza è stato approvato con 18 voti favorevoli e 11 contrari.