E’ cronaca di un numero sempre piu’ crescente di persone di ogni eta’: dopo una piacevole serata in pizzeria passare una notte con disturbi intestinali, sete, insonnia!
La pizza e’ un piatto regionale ed nazionale!
Da valorizzare con ingredienti di valore nutrizionale e gastronomico.
Con farine di grani italiani varietà antica.
Purtroppo possiamo mangiare pizze preparate con farine troppo ricche di glutine, amido resistente, con additivi e stabilizzanti.
Farine per pizze con il 20-30% di farina Manitopa, con elevato contenuto di glutine.
Sono farine con w 350 ed oltre!
Il tempo della preparazione dell’impasto e della sua maturazione e’ fondamentale per avere una sana pizza!
Ma oggi tutto e’ fretta.
Queste farine possono risultare non compatibili con il nostro intestino.
La dose elevata di glutine compromette la digestione enzimatica della pizza a livello dell’intestino tenue.
La presenza di amido resistente agli enzimi digestivi aggrava i disturbi intestinali.
Le parti della pizza che non vengono digerite nel tenue transitano nel colon, dove vengono “mangiate” da miliardi di batteri con produzione di gas (meteorismo), diarrea, sindrome colon irritabile!
Inoltre si ha un richiamo di acqua dal sangue all’interno dell’intestino con comparsa di sete prolungata nella notte! Una pizza pesa 150 g ( base) con una dose di carboidrati attorno a 90 g circa, in grado di far salire la glicemia dopo averla mangiato, con stimolo su secrezione di insulina!
Contiene circa 20 grammi di proteine!
La pizza e’ un concentrato di glutine per avere un impasto robusto in grado di “reggere” pomodoro e mozzarella oppure altri ingredienti.
Il numero delle persone che non riescono a tollerare la pizza sta aumentando per la progressiva caduta della sua qualità!
Questo mio intervento vuole “liberare” la pizza da modelli di scelta di farine, ingredienti gastronomici, da metodi di lavorazione della pizza che rispondono piu’ a logiche commerciali che di salute e di reale tradizione regionale e nazionale.
Buona giornata in salute!
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