Da qualche tempo in città sono ricomparsi, specie in piazza San Jacopo e piazza Risorgimento, i truffatori delle cartoline, dopo che non si erano rivisti da un po’.
Come funziona ?
Scendono da un van in sette – otto, sia uomini che donne, giovani (ma non tutti), si sparpagliano in quella zona a “ventaglio” e iniziano l’attività.
Gli uomini fermano sopratutto le donne e viceversa, molto spesso ragazzini minorenni ed anziani, meno scafati sulla dinamica della “vendita”.
Da un raccoglitore tirano fuori delle cartoline, dai personaggi dei fumetti ai paesaggi, dagli animali a quadri famosi, e tentano di venderle a tutti.
Con la scusa che il ricavato andrà a qualche associazione benefica (di solito pro orfani, malati oncologici, case famiglia, ecc) e con la pietosa scena che loro sono ex tossici o ex carcerati, la truffa ha luogo.
In genere si mettono in modo da “bloccare” la persona, uno davanti e uno poco più distante, insistendo molto, arrivando a minacciare e insultare chi non vuole comprare la cartolina.
Il prezzo è di 5 euro, o anche più e quando si fanno molto insistenti e la gente li nota, cambiano rapidamente luogo, come se avessero già un “piano di battaglia” per evitare segnalazioni alla finanza o troppo clamore.
Questa gente truffa , i soldi se li tiene e non versa nulla per beneficenza e a quanto pare alla richiesta di mostrare un tesserino o informazioni circa l’ente a cui andrebbero i soldi, scappano o insultano.
Dalle due piazze li abbiamo visti sgattaiolare via nella galleria o verso la zona Santa Prisca, dove i van li caricano e li scaricano.
Attenzione a questa gente, se molestati segnalateli alla Finanza o ai carabinieri, la truffa deve essere fermata.