Era da quando fu costretto ad atterrare per il maltempo con l’elicottero a Badia al Pino che Renzi non metteva più piede in terra aretina.
Alla fine, a forza di inviti del cerchio magico dei renziani di Arezzo, che magico non è più tanto, ha preso coraggio e ha scavalcato il confine tra la provincia di Firenze e quella di Arezzo.
Qualche chilometro, non di più, fino a Cavriglia: da casa sua, lui che ha il passo del boy scout, ci arriva anche a piedi.
E poi ce l’ha fatta soprattutto per due motivi: primo, perché i risparmiatori di BancaEtruria lasciati in mutande da Renzi con il decreto salvabanche mica potevano andare a contestarlo proprio il 25 aprile, festa della Liberazione.
Secondo, perché l’invito del cerchio magico aretino ormai conta poco, ma quello del suo fedelissimo Enzo Brogi, che di Cavriglia è stato anche sindaco, mica può rifiutarlo.
Ora non pensate che, fatto il primo passo, uno di questi giorni ce la faccia scavalcare il Rubicone.
Mica penserete che rimetta piede ad Arezzo!
Passando magari da Laterina per farsi accompagnare dalla Boschi.
Neppure lei ci mette più più piede ad Arezzo.
Papà non vuole.