Migliaia di aretini ci hanno finito le lacrime e i quattrini, becchi e bastonati tra grilli, nane, uccelli paduli e rospi con le ali.
Una volta uno andò in banca a riscotere ‘n assegno e il cassiere, prima lo rigirò e l’argirò ben binino da tutte le parti, poi ‘ncominciò a mugghiare e a fare “mu…mu… mu…” che pareva un bove, perché era muccato.
A la Bpel muccavano le carte e migliaia d’aretini ciànno finito le lacrime e i guadrini e tutti quel’altri si sono fatti un mazzo così, coi tiggì fissi davanti a l’uscio della Bpel, che pareva artornato Garibaldi nel balcone di Palazzo Albergotti a rifare l’Italia.
Ma sia ben chiaro: come ai tempi di Charlie Hebdo s’era tutti francesi, oggi siamo tutti azionisti Bpel anche se, per riaverli, non basta più neanche l’eroe dei due mondi.
Perciò qui rinsoprello a scanso di qui pro quo, malintesi e mal’intenzionati: su le banche so’ più grillino della Costamagna e, al posto del Bail in avrei rifatto la Legge del Taglione, tanto oramai ‘n Italia si lavora più coi piedi che co’ le mani e, s’è per questo, si potrebbe rimettere la ghigliottina in piazza del Popolo com’ai tempi di Robespierre, che un succede gnente.
Ma però domando e dico: perché, a la Popolare di Vicenza, ciànno fatto il buco del secolo, di quelli che non poteva armediare neanche la fata Turchina e lì non ha arpreso ‘n euro nessuno e non s’è mai visto, non dico un tiggì, ma manco un Barbacetto, o una brunetta d’inviata a l’uscio di Zonin?
Che nel nord est e lungo il Po ‘n do’ fa il nido l’uccello padulo, abbiano finito anche i grilli e le nane che ne le buche ci campano? O i tiggì eron tutti per il Corso a far du’ vasche? Oppure ciò le traveggole?
E la Banca d’Italia, che a la Bpel glià fatto le pulci com’ai cani e quel de’ Betto m’è artorno a casa tutto ‘mprofumato, in Padania non ciariva? Per me è tutta colpa de la Boschi e del governo Renzi, ch’è come il Pispoli e fa tutto lu’.
Se la Maria Elena avesse fatto la modella al posto de la Ministra e il su’ Matteo fosse andato in barca con Dalema, l’aretini avrebbero lo stesso finito le lacrime co’ le carte muccate, ma del caso Bpel n’avrebbe parlato di sfuggita il Casi a Telentruglia, il Fatto Quotidiano e Chi l’ha Visto, giusto perchè ciaveva messo i soldi la Guerrina.
A la fine del salmo, com’aretino, mi so’ sentito due volte becco e bastonato e ho ‘sternato, per non scoppiare come que’ rospi che i nostri avi mettevano ‘n gabbia, che l’avevano scambiati per ucelli.
O tutto quel can can su la banca più popolare della città turrita, è stata ‘na campagna promozionale del Ghinelli per rilanciare il turismo a ‘Rezzo a costo zero, visto che in Comune sono ridotti peggio de l’ex azionisti della Bpel e il crac de l’Istituto di via Calamandrei gliè venuto a pipa di cocco?
Dal libro: Can de’ svizzeri in uscita18 novembre, presentazione ore 17,30 presso libreria Mondadori ad Arezzo
