Siccome con questo stato islamico siamo in guerra si dovrebbe introdurre l’istituto della rappresaglia previsto dal diritto internazionale bellico.
Israele la applica da sempre e storicamente, anche in tempi recenti, è stata applicata.
Questi sudiciumi dell’Isis sino a quando non faranno saltare Piazza San Pietro non saranno contenti, così colpiranno in massa noi tutti, considerati dei cani infedeli. (sic!)
Non si accontenteranno di Berlino, Londra, Nizza, Manchester vorranno Roma.
Anche la riconquista di Raqqa, Mosul non servirà a niente loro vogliono distruggere Roma e il Vaticano.
Siamo il bersaglio più probabile, per loro, la madre di tutte le battaglie.
Non possono bastare concerti e minuti di raccoglimento e neppure continui allarmi con riunioni dei comitati della sicurezza e dell’antiterrorismo.
Le riunioni dei comitati sono fondamentali, ma non bastano.
Dovremo seriamente valutare l’ipotesi di applicare la rappresaglia, cioè uno di noi dieci di loro, e magari chiedere al Governo di Tel Aviv qualche utile consiglio.